



Questa la situazione tecnica della Ferrari dopo la bella quanto inaspettata vittoria nel Gran Premio della Malesia, seconda gara del campionato mondiale di Formula 1
di Fabio Pauluzzo
Le condizioni meteo della gara di Sepang hanno messo in evidenza le grandissime doti di Alonso, ma nel contempo hanno confermato i limiti attuali della F2012 . In condizioni di pista asciutta sono infatti riemersi i problemi di bilanciamento in frenata e di trazione in uscita dalle curve lente, già visti a Melbourne. La Ferrari paga soprattutto la mancanza di carico aerodinamico, che risulta evidente soprattutto a fine gara, quando il peso del carburante diminuisce, e una velocità di punta inferiore rispetto ai rivali di McLaren e Mercedes, che dispongono del F-Duct “passivo”, azionabile tramite il DRS.
Quest’ultimo è stato oggetto delle contestazioni da parte dei team motorizzati Renault, Red Bull in testa, ma a seguito delle verifiche tecniche la FIA ne ha confermato la regolarità. Pertanto agli altri non resta che adeguarsi e anche la Ferrari lo ha inserito nel pacchetto di modifiche che saranno introdotte sulla F2012 a partire dai test del Mugello previsti ai primi di Maggio. Altre modifiche radicali alla monoposto di Maranello riguarderanno il disegno delle fiancate ed il riposizionamento dei radiatori, che nella configurazione attuale, piuttosto estrema, generano parecchia resistenza aerodinamica. Tali novità saranno precedute dal ritorno dei terminali di scarico in posizione più avanzata (stile Red Bull e Sauber), che forse vedremo già in Cina. In Ferrari sono consapevoli della necessità che la vettura cresca in fretta nonostante i pochi giorni di test a disposizione, al punto che a Maranello potrebbero addirittura pensare di puntare al solo titolo piloti, affidando a Massa il mero compito di collaudare in gara nuove soluzioni, da introdurre sulla vettura di Alonso nei GP successivi. A qualcuno potrà apparire una scelta azzardata, ma per mantenere le chance di vittoria per il Campionato è necessario esplorare anche le strategie più estreme.