GP Cina: F1 sempre più indecifrabile!

di Fabio Pauluzzo

Ammettiamolo, se per la Ferrari potevamo aspettarci un weekend difficile, data l’assenza di novità di rilievo portate a Shanghai, pochissimi avrebbero scommesso sulla netta affermazione di Rosberg. La Mercedes era apparsa molto veloce in prova sin dal GP di Malesia, salvo poi lamentare seri problemi di degrado degli penumatici posteriori in gara. Il tracciato di Shanghai presenta una superficie piuttosto liscia, che lo rende  molto meno esigente per gli pneumatici, tuttavia rimane sorprendente la costanza di rendimento delle coperture sulle Frecce d’Argento, soprattutto in considerazione della strategia di gara basata su due soli pit-stop.

Più in generale, rimane di difficile lettura l’andamento delle prestazioni delle vetture durante tutto il week-end cinese: Sabato si sono visti divari ristrettissimi in Q2, poi  cresciuti notevolmente in Q3, con oscillazioni molto ampie in alcuni casi; Domenica abbiamo assistito a strategie da due o tre pit stop con scelte molto diverse nelle sequenze di utilizzo delle mescole, che – nel finale di gara – hanno portato una decina di vetture a raggrupparsi dietro alla Lotus di Raikkonen, prima che il repentino degrado delle coperture di quest’ultimo lo proiettasse dalla 2a alla 12a posizione nell’arco di soli due giri.  L’unica possibile spiegazione a tali fenomeni è data dalla ristrettezza della finestra ottimale di utilizzo degli pneumatici Pirelli, eccessiva al punto che variazioni di temperatura anche piccole cambiano in maniera significativa il rendimento delle monoposto.

Come accennato in precedenza, la Ferrari non aveva grosse aspettative su un tracciato che sembrava far emergere in maniera significativa le debolezze principali della F2012, ovvero la scarsità in velocità di punta e trazione. Difficile recriminare anche sulle strategie di gara del team di Maranello, che hanno consentito ad Alonso tallonare la McLaren di Hamilton fino al terzo pit-stop. L’attuale gap di prestazione della Ferrari non offre molte opzioni e costringerà Alonso e Massa ad una gara in difesa anche in Bahrein, in attesa del pacchetto di importanti modifiche alla F2012, che qualcuno ha già denominato versione B.