



Scalda i motori la Lancia Astura 1000 Miglia 1938, il “gioiello” del Museo Nicolis di Villafranca che partecipa alla Mille Miglia 2012 (30° edizione – dal 17 al 20 maggio, con partenza e ritorno a Brescia) affidata all’esperienza e al talento sportivo del team Giordano Mozzi-Stefania Biacca. Una Mille Miglia non solo spettacolare e appassionante, ma anche molto “veneta”. Quest’anno, infatti, alla storica sfilata veronese in piazza Bra, che riconferma la città scaligera come una delle indiscusse protagoniste della “Grande Corsa”, si aggiungeranno le tappe di Vicenza e di Padova, città dove la Mille Miglia torna, festeggiatissima, dopo oltre 20 anni, all’attenzione di migliaia di turisti italiani e stranieri.
“La nostra Lancia Astura” – ha ricordato Silvia Nicolis, direttore del Museo – “è un esemplare unico al mondo. Era stata progettata e costruita dalla carrozzeria Colli e dalla scuderia Ambrosiana di Milano espressamente per Gigi Villoresi, con l’obiettivo di conquistare la Mille Miglia del 1940. Per noi rappresenta la vettura ideale per partecipare a questa manifestazione”. Aggressiva, aerodinamica, potente, è stata definita, non a caso, una “rossa vincente“; con questo spirito, ampiamente condiviso da Nicolis e da Mozzi-Biacca che siederanno al volante, si appresta a competere nella Mille Miglia 2012.
E’uno dei gioielli più ammirati del Museo ma è anche – doveroso ricordarlo – la vettura cui il fondatore Luciano Nicolis, venuto a mancare solo pochi giorni fa – era più affezionato. Vuoi perché la aveva scovata, piuttosto malconcia, a un’asta svizzera, restaurata e riportata all’antico splendore, vuoi perché aveva conosciuto personalmente Gigi Villoresi; con lui e proprio con questa vettura aveva partecipato a rievocazioni storiche e raduni di auto d’epoca.
Luciano Nicolis era particolarmente geloso di questa macchina, ma l’idea di rimettere sulle strade del Veneto una “rossa d’autore”, capace di sferrare un attacco a 200 km all’ora, gli era sembrata irresistibile. Detto, fatto, con Mozzi e Biacca al volante, uno staff tecnico e organizzativo pronto a tutto, le sofisticate divise di Fred Mello e, come palcoscenico, la Corsa più bella del Mondo, con 300 equipaggi, i suoi rituali, le tappe di regolarità, i percorsi a cronometro e, ai bordi della strada, migliaia di italiani e stranieri ad applaudire, perpetuando, dopo 30 anni, le medesime grandi emozioni.