Camarlinghi primo alla 43^ Verzegnis-Sella Chianzutan

Massimo Guerra vince nelle Storiche e Marco Naibo nelle E3

E’ Michele Camarlinghi su Osella FA 30 Zytek il vincitore della 43^ Verzegnis–Sella Chianzutan, trofeo Banca di Cividale, quarta prova del Campionato Italiano Velocità in Montagna. La gara, organizzata dalla Scuderia Friuli del presidente Giorgio Croce, si è così decisa sui 5,640 metri che da Ponte Landaia a 500 metri d’altitudine, conducono fino alla Sella Chianzutan, a quota 896 metri, coprendo una pendenza media del 7,2%. La corsa friulana ha validità per il FIA International Hill Climb Challenge, Fia European Hill Climb Cup, Campionato Austriaco, Campionato Triveneto e Campionato Friuli Venezia Giulia.

Il pilota toscano, che ha realizzato 2’34”42 in gara 1 e 2’35”01 in gara 2, ha mostrato le proprie intenzioni sin dalle due salite di prove ufficiali, quando ha testato diverse regolazioni della prototipo monoposto di gruppo E2/M per scegliere definitivamente quella più efficace. Camarlinghi è tornato alla vittoria assoluta in una prova della massima seri tricolore CSAI, dopo l’affermazione a Pedavena nello scorso settembre. –“I riferimenti che già avevamo su questo tracciato mi hanno aiutato senz’altro – ha commentato il driver pisano – ma il tracciato non è di facile interpretazione e poi misurarmi con un avversario come Franco Cinelli è stato esaltante, ma per batterlo l’impegno è stato massimo”-.

Secondo posto per il driver della repubblica ceca Janik Vaclav sulla Lola B02/50, che con un ottimo tempo nella seconda manche, ha sopravanzato il veronese Tiziano Ferrais, anche lui al volante di una monoposto Lola di F. 3000. Sotto al podio della classifica generale, ma terzo tra i protagonisti del C.I.V.M., il sempre leader trentino Christian Merli, che dopo le prove ha adeguatamente aggiustato il tiro regolando a dovere la Radical Prosport, centrando un nuovo successo in gruppo E2/B e rinsaldando la testa della classifica di campionato. –“In prova ho capito che dovevamo cambiare qualcosa sulla biposto – ha dichiarato Merli – fortunatamente le modifiche hanno ben funzionato in gara e la leadership tricolore per il momento è salva”-. Con il quinto posto nella generale, Omar Magliona ha ottenuto il quarto successo in quattro gare in gruppo CN al volante della Osella PA 21/S Honda EVO. –“La vettura ha ancora riposto in modo eccellente, anche se il set up non era al top per questa gara” – ha detto il sardo della Scuderia Ateneo, che ha ancora una volta duellato sul filo dei centesimi di secondo con l’esperto calabrese della New Media Rosario Iaquinta, a soli 15 centesimi di secondo in gara 1 dal rivale vincitore, ma attardato per aver danneggiato un cerchio mentre cercava l’attacco in gara 2, al volante della versione PA 21/S della biposto di Atella. Solo sesto il pistoiese Franco Cinelli, l’esperto portacolori della Scuderia Etruria che non si è risparmiato su un tracciato che ben conosce e sul quale da subito ha individuato delle regolazioni efficaci alla sua Lola Zytek di F. 3000: secondo in gara 1, ha poi perso tempo prezioso allo start di gara 2 per lo spegnimento della monoposto.

Una Lola B06/51 pilotata dall’austriaco Wlady Hermann ha tagliato il traguardo in settima piazza, davanti a un sempre più convincente Michele Fattorini con la Radical SR8 da 3000 cc. In gruppo A acuto del pluricampione bolzanino Rudi Bicciato su Mitsubishi Lancer EVO, davanti al rivale napoletano Luigi Sambuco su vettura gemella, al quale sono bastati i punti del secondo posto per rimanere in testa alla categoria. In classe 2000 successo per il’esperto veneto “Romy” imprendibile per la concorrenza presente sulla Honda Civic Type-R. Terza piazza per Salvatore D’Amico. Battaglia tra Mitsubishi anche in gruppo N, con successo dell’austriaco Hannes Zenz sulla Lancer EVO per 94 cenetsimi sulla EVO X dell’inossidabile driver Rubicone Corse e sempre leader Lino Vardanega, seguita dalla Lancer EVO del toscano Lorenzo Mercati.

Buona la prova d’esordio per l’udinese della Scuderia Friuli Michele Buiatti, alle prese con qualche noia di gioventù alla trasmissione della sua Lancer in gara 1 e poi attardato da un manicotto del turbo in gara 2.  Sempre più appassionanti i duelli del gruppo Racing Start, dove solo pochi centesimi di secondo hanno diviso il vincitore Roberto Chiavaroli, su una perfetta MNI Cooper S, tallonato dal poliziotto salernitano Giovanni Loffredo agile e temibile con la Opel Corsa OPC. Sul podio è tornata la pilota di casa Elena Croce su Renault Clio RS, davanti al sempre verde bergamasco Mario Tacchini su Fiat Punto Sporting con la quale ha festeggiato l’ottantanovesima gara rimanendo leader di gruppo.

Nella gara nazionale per Autostoriche si è imposto Massimo Guerra su Porsche 934, davanti a Luigi Bormolini su Osella Pa9 e terzo l’austriaco Friedrich Huber su Lola T-328 SV. Infine nella categoria E3 (Coppa Csai) grande successo del pilota ronchese Marco Naibo su BMW M3 di gruppo N, davanti a Siegfrid Fedrigotti su Escort Cosworth e Paolo Deotto al volante di una Ford Sierra Cosworth, entrambe di gruppo A.