



Peugeot ama le sfide, specie se difficili e con fini di solidarietà. Ed eccola in campo, a fianco di Andrea Baldi, Davide
Brizzi e Giulio Chini, tre italiani “evergreen” che da oggi impegnati nella 6^ edizione del Mongol Charity
Rally, a bordo della 208. Un raid all’antica, i cui unici premi in palio sono la soddisfazione di arrivare a destinazione e la gioia di aver contribuito concretamente a un grande progetto di solidarietà. Prima della partenza, infatti, ogni team in gara
consegnerà agli organizzatori del raid almeno 1000 sterline (circa 1300 euro) che saranno devoluti a Lotus
Children, una ONG internazionale che si occupa di fornire supporto scolastico e sanitario ai bambini mongoli e alle loro
famiglie.
Ma l’impegno dell’equipaggio “azzurro” andrà ben oltre. Infatti, Peugeot Italia metterà all’asta la 208 utilizzata nel raid.
Il ricavato integrerà la somma raccolta da Andrea, Davide e Giulio che sarà devoluta a Medici senza Frontiere, organizzazione già sostenuta negli anni passati dal Leone.
Quest’anno gli equipaggi partiranno, a scelta, da Londra o da Praga con l’obiettivo di raggiungere – dopo 14mila km, a itinerario libero e senza assistenza tecnica a seguito – Ulaan Bataar, l’antica capitale della Mongolia. Il percorso scelto da Andrea Baldi, Davide Brizzi e Giulio Chini inizia a Milano, per raggiungere Praga (per la partenza ufficiale) e da qui Istanbul (via Serbia e Bulgaria). Poi, l’Azerbaijan, il Turkmenistan, l’Uzbekistan, il Kazakhstan, e infine, la Mongolia. I tre avventurosi racconteranno le tappe del loro viaggio verso la lontana Ulaan Bataar sulle “pagine” del blog e sul Tweeter di Peugeot Italia.
Per consentirle di affrontare al meglio i 14mila chilometri del percorso, la maggior parte dei quali costituiti da piste sterrate e da strade poco più che tracciate, la 208 “Mongol Rally” è stata sottoposta ad alcuni interventi mirati di rinforzo. Gli ammortizzatori, con steli e pistoni maggiorati e con molle rinforzate, sono ora ad azoto, con serbatoio del
gas in ergal separato per facilitare lo smaltimento del calore che, combinato con il maggior volume dell’olio, assicura la costanza di rendimento.
Poi, il sottoscocca è stato protetto con piastre in alluminio ed è stato aggiunto uno speciale portapacchi tubolare imbullonato al padiglione. La dotazione della 208 è stata infine integrata da piastre in compositi per l’eventuale disincagliamento.