



E’ costato quasi 4 milioni di euro il nuovo casello di Villesse che collega l’A4 con l’A34, la nuova autostrada che collegherà fra qualche mese il Friuli Venezia Giulia alla Slovenia, e quindi all‘Europa dell’Est, ma è un’opera davvero importante ed essenziale per garantire una viabilità moderna con infrastrutture all’avanguardia. Dall’aspetto avveniristico, con una pensilina a struttura reticolare che richiama gli scafi dei catamarani, in onore della marineria dei vicini cantieri navali di Monfalcone e del punto mare più a nord del Mediterraneo, le 14 piste carrabili (estese su una larghezza di ben 135 metri), appena inaugurate dal governatore Renzo Tondo, saranno in grado di snellire il grande traffico che userà questo ex raccordo autostradale per i collegamenti da e per l’Eruopa orientale. Realizzata in soli 18 mesi, la nuova struttura dispone di un tunnel sotterraneo per l’accesso in sicurezza del personale di stazione alle singole piste e ospita pure i vari impianti di servizio di Autovie Venete e uffici per la Polizia Stradale. Vedi FOTOGALLERY
Rispetto al precedente, il nuovo impianto (progettato dall’ing. Matildi di Bologna) è spostato lungo l’asse autostradale verso Gorizia di alcune centinaia di metri consentendo, oltre all’ingresso e all’uscita di Villesse, anche l’accesso al più esteso parco commerciale del Nord Est, che sta sorgendo accanto all’Ikea, con una capacità di ben 170 negozi.
Con questa inaugurazione si evita la strozzatura del vecchio casello ormai obsoleto per il volume di traffico previsto e fa da battistrada a una migliorata fluidità veicolare, agendo in contemporanea sul rischio inquinamento della zona, con l’eliminazione delle code. Alla cerimonia, fra gli altri, sono intervenuti anche l’assessore Fvg ai Trasporti, Riccardo Riccardi, il presidente della Provincia Enrico Gherghetta, il sindaco di Gorizia Ettore Romoli e il presidente di Autovie Venete, Emilio Terpin. Ricordando l’importanza della struttura, Tondo ha sottolineato come sia stata possibile la realizzazione “avendo utilizzato con responsabilità’ il nostro essere Regione autonoma, senza aspettare le inevitabili lungaggini burocratiche del Governo”.
Così, dopo l’inaugurazione della “Porta d’Italia” (due grandi ponti strallati) sulla rotatoria di Sant’Andrea a Gorizia, a due passi dell’ex confine con la Slovenia, manca soltanto l’ultimazione rotabile dei 17 km che la congiungerà con la nuova struttura inaugurata quest’oggi. Una distanza fatta di cantieri che non hanno quasi mai interrotto la viabilità, grazie a un lavoro di sistema che ha ridotto al minimo i disagi per la circolazione.