Sepang: poker in vista per Fernando Alonso

Fernando Alonso è, tra i piloti in attività, il più vincente a Sepang. Tre affermazioni colte con tre scuderie diverse (Renault, McLaren e Ferrari), nell’arco
temporale di sette anni. Un risultato senza ombra di dubbio positivo, che rispecchia il buon feeling del pilota asturiano con il tracciato malese, dove vanta anche un secondo e un terzo posto e dove ha segnato la sua prima pole position. Vista anche la terza posizione in griglia, nulla ci vieta di sperare domani, nella seconda gara della Formula 1 2013, in un bel poker del ferrarista.

I giudizi sul circuito di Sepang continuano a essere positivi: tanto spazio, lunghi rettilinei, ampie vie di fuga, grandi possibilità di sorpasso sono le frecce al suo arco. Va però segnalato che da quando l’orario di partenza è stato posticipato rispetto alle 14 (ora in cui quasi tutti i Gran Premi prendevano il via) è anche aumentato il rischio pioggia che, come tutti i paesi equatoriali, è molto forte sul far della sera. Tra le curiosità ricordiamo che la Malesia ha avuto un pilota partecipante al campionato mondiale di Formula 1: nel 2002 infatti la Minardi si presentò al via con l’australiano Mark Webber e con il pilota locale Alex Yoong. Il primo ha fatto sicuramente carriera, mentre il secondo dopo aver onorato in quella stagione il principio sportivo della partecipazione, non ha più fatto parlare di sé.

Queste infine le dichiarazioni post qualifiche dei due nostri alfieri (Massa in prima fila, Alonso subito dietro) e di Pat Fry. Fernando Alonso: “Sono molto contento di questa posizione, era da troppo tempo che non finivamo tra i primi tre in qualifica! Quello che spesso ci riesce in gara mancava al sabato: forse la pioggia ci ha aiutato un po’ perché sull’asciutto non eravamo i più veloci, ma partire davanti ci da la possibilità di pensare al podio e magari anche di sognare la vittoria. In Q3 quando abbiamo visto che la pista asciugava velocemente abbiamo avuto un attimo di esitazione perché le intermedie sull’asciutto durano solo un giro o due prima di iniziare a degradarsi. Ma alla fine ci è sembrata la scelta più sensata ed è andata bene. Da tre anni a questa parte è la prima volta che tutto sembra funzionare: prestazione, strategie, soste. Adesso dobbiamo vedere come andrà domani perché con la pioggia è sempre una lotteria. Anche se nella Formula 1 di oggi la partenza non è la cosa più importante cercheremo di iniziare bene, di mantenere le posizioni o provare anche a passare Vettel alla prima curva. Poi si vedrà: il passo di gara dell’Australia e il long run di venerdì ci permettono di essere abbastanza ottimisti”.
Felipe Massa: “È stata un’ottima qualifica, in cui siamo riusciti a sfruttare al meglio tutte le opportunità che si sono presentate. In Q3 abbiamo deciso di fermarci verso la fine della sessione per montare un nuovo set di intermedie e questo mi ha permesso di fare un buon giro e di conquistare la seconda posizione della griglia. Sono molto contento per questo risultato di squadra, perché è frutto del grande lavoro svolto nei mesi invernali. La macchina ha dimostrato di essere competitiva in qualsiasi condizione, sia sulla pioggia che sull’asciutto, ma dobbiamo continuare a migliorare: oggi lottavamo contro avversari molto forti e forse la pioggia ci ha aiutato un po’ perché in condizioni normali sarebbe stato più difficile ambire allo stesso piazzamento. Adesso ci aspetta una gara lunga e difficile in cui tutto può succedere. La strategia e la gestione delle gomme saranno determinanti e l’incognita del meteo non aiuterà nessuno”.
Pat Fry: “Oggi abbiamo affrontato le qualifiche con le stesse intenzioni delle altre squadre, cercando di ridurre al minimo i set di gomme da utilizzare in previsione della gara di domani. Un solo tentativo con la mescola dura nella prima parte è bastato a entrambi i piloti per accedere alla seconda fase del turno, offrendo diverse opzioni per il prosieguo della sessione. In Q2 abbiamo utilizzato un solo treno di medie e credo che anche senza la pioggia saremmo riusciti a passare alla fase finale senza problemi. Poi come previsto ha iniziato a piovere, ma
non al punto da stravolgere le cose: malgrado il circuito fosse bagnato la scelta delle intermedie era la migliore. Optare per un pit-stop dopo i primi giri è stata la mossa vincente: dovevamo valutare quale fosse l’equilibrio tra temperature delle gomme e quantità di acqua in pista e mentre sul momento poteva sembrare una situazione stressante, considerate le condizioni della pista, è stata una decisione relativamente semplice. Se il tempo ci darà una tregua domani sarà interessante vedere come ognuno sfrutterà le gomme: ogni squadra ha qualche set in più di pneumatici nuovi e questo renderà la gara molto avvincente.”