



Dopo i ripetuti scoppi dei pneumatici posteriori su alcune monoposto di Formula 1, sul circuito di Silverstone domenica scorsa, la Pirelli ha effettuato un’attenta analisi del prodotto fornito alle scuderie, constatando che le cause delle rotture sono da imputarsi principalmente ai seguenti fattori, che hanno agito in maniera combinata tra loro:
1) montaggio invertito delle gomme posteriori, cioè il collocamento dello pneumatico destro al posto di quello sinistro e viceversa, sulle vetture interessate dalla rottura. Le gomme fornite quest’anno hanno una struttura asimmetrica e non sono progettate per essere interscambiabili. I fianchi degli pneumatici sono costruiti in modo da sostenere sollecitazioni di natura diversa tra l’interno e l’esterno. L’inversione delle gomme ne compromette, in determinate condizioni, l’ottimale funzionalità.
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