Archivio mensile Dicembre 2013

Natale 2013: i migliori auguri ai lettori di SPOILER

Buon_Natale_13Carissimi amici di SPOILER, è già arrivato il secondo Natale di pubblicazioni su questo sito, e il 30° per l’edizione cartacea, che debuttò nel lontano marzo del 1984. Trent’anni assieme ai nostri affezionati lettori che dagli inizi dell’anno scorso possono sfogliare e leggere la loro pubblicazione anche sul web, grazie alla collaborazione di ISSUU. Anche per questa lieta ricorrenza sono arrivati in redazione diversi biglietti d’auguri di enti, associazioni, case automobilistiche, agenzie di stampa, e così via, e tra queste ho scelto per il Natale 2013 quella che mi è sembrata più bella e originale, che pubblico volentieri qui a lato. Si tratta, come potete ben vedere, degli auguri giunti dal Motor Show di Bologna che, ahimé, proprio quest’anno ha cessato di organizzare l’evento, davvero unico, dopo tanti e tanti anni a far sognare giovani e meno giovani con le proposte dei suoi padiglioni e con lgare e dimostrazioni su circuiti e piazzali.

A inizi dicembre era diventato un ev...

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Spoiler: ecco l’editoriale numero 219

spoiler219.inddCon questo 219° numero (che verrà presto pubblicato a lato, sfogliabile) SPOILER conclude il 30° anno di pubblicazione, con una media nel trentennio di 7,3 numeri all’anno. Un traguardo non indifferente per una pubblicazione sostenuta esclusivamente con le inserzioni pubblicitarie, senza contributi di alcun tipo e con il volontariato redazionale dei suoi appassionati “scrittori”.  Negli ultimi tempi, complice la crisi generale e in particolare quella legata al mondo dei motori, SPOILER  ha faticato non poco a tenersi in vita, per dare continuità alla sua informazione e non privare gli affezionati lettori di uno strumento di comunicazione unico nel suo genere in Regione.

Come tutti speriamo nella ripresa, che ci possa portare nel 2014 nuova linfa vitale per continuare, con il numero di marzo-aprile (il 220°), la nostra avventura giornalistica legata alla passione per le quattro ruote, sportive e non. Auspichiamo quindi un maggior sostentamento del nostro periodico che, anche quest’anno che si sta per concludere, non ha certo gioito per le imprese della “Rossa” di Maranello, relegata dalla corazzata Red Bull a un ruolo quasi da comprimaria. Dopi i fasti dell’era Schumacher, sono ormai troppi anni che non saliamo sul gradino più alto del podio della massima formula automobilistica e quindi – Anno Nuovo=Ferrari Nuova – speriamo ardentemente che il nuovo corso della Formula 1 con il Turbo possa far risorgere una Ferrari dai colori sicuramente sbiaditi e dal Cavallino poco rampante.

Bandiere rosse e gialle che nemmeno quest’anno hanno garrito spavalde al vento, più volte arrotolate sull’asta ancora prima della conclusione della gara. Certo, fa tristezza ricordare la stagione 2013, ma da essa dobbiamo trarre gli stimoli per sostenere e incitare una scuderia che ha bisogno estremo, oltre che di tecnici, piloti e organizzazione, anche dell’apporto e della vicinanza dei propri tifosi, e non solo quelli con la “T” maiuscola della Scuderia Ferrari Club Monfalcone, ma anche di tutti gli appassionati delle corse che si emozionano quando sotto la bandiera a scacchi sfreccia per prima una “rossa”, con lo scudetto giallo, il cavallino nero e il tricolore.

Buona Natale e un Migliore 2014 a tutti !

Claudio Soranzo

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Formula 1: mondiale 2013 senza storia

di Fabio Pauluzzo

di Fabio Pauluzzo

L’opinione tecnica del nostro esperto

La supremazia tecnica della Red Bull ha condizionato l’intero campionato

Per il quinto anno consecutivo la Red Bull ha dominato nettamente il finale del Campionato del Mondo di F1, consentendo a Sebastian Vettel di conseguire il suo quarto titolo mondiale. Non ci siamo sbagliati, poiché l’inizio di questo ciclo trionfale risale al 2009,anno in cui si impose la Brawn grazie al famigerato ‘buco’ nel diffusore, ma la Red Bull si aggiudicò buona parte degli ultimi GP, dimostrandola bontà del progetto originario di Adrian Newey. Negli anni successivi lo staff diretto dal genio inglese ha costantemente evoluto il pacchetto complessivo della RB, adattandolo ai cambi regolamentari con componenti tecnici sempre al limite e ottimizzando in maniera quasi maniacale ogni aspetto della monoposto austriaca.

Nel 2013 possiamo tranquillamente affermare che la RB9 abbia raggiunto la perfezione, riuscendo a prevalere anche nei circuiti a basso carico, che negli anni precedenti erano forse stati l’unico tallone d’Achille della vettura, a causa di una velocità di punta inferiore alla Ferrari ed alle vetture motorizzate Mercedes. Tuttavia è nei circuti tortuosi che la Red Bull manifesta una capacità di generare carico aereodinamico superiore ai team rivali, e tale supremazia tecnica ha raggiunto l’apice al GP di Singapore. All’uscita delle curve la RB9 di Vettel era in grado di spalancare l’acceleratore parecchi metri prima di tutti gli avversari, riuscendo ad infliggere distacchi tali da sollevare nuovi dubbi sulla regolarità della monoposto di Milton Keynes.

N_130079_bra-630x300Tutti i team rivali hanno cercato il vero segreto della Red Bull per spiegare il vantaggio tecnico di questa vettura. Prima la deformazione dell’ala e del muso, il Traction Control, le presunte mappature irregolari e poi il T-Tray flessibile. Tuttavia la vettura è stata controllata più volte dagli uomini della FIA senza che fosse mai stata riscontrata alcuna irregolarità. Nella realtà buona parte del domino della RB9 risiede nella simbiosi tra l’assetto picchiato (Rake), gli scarichi e l’ala anteriore che consentono di alimentare al meglio il diffusore posteriore. Tale architettura era stata un po’ messo in crisi ad inizio stagione a causa della maggiore deformazione degli pneumatici Pirelli con carcassa in acciaio.

Il ritorno al kevlar da metà stagione ha sicuramente a dato una mano a Newey, penalizzando invece altri team come Ferrari e Force India, ma – in tutta onestà – la Red Bull, che ha saputo adattarsi al meglio a questo cambiamento in corsa, si era comunque dimostrata la vettura più performante di tutte anche nei GP precedenti. Nessuno degli avversari è riuscito a replicare con efficacia questa architettura. Chi si è avvicinato di più nel 2013 è la Mercedes che ha dotato la W04 di assetto rake, ma – a causa difficoltà nella gestione dell’usura degli pneumatici durante la gara – le frecce d’argento hanno impensierito Vettel prevalentemente in qualifica. Anche la Ferrari ha intrapreso svariati tentativi in tal senso, con esiti però a dir poco disastrosi.

2013-german-gp-friday-s-vettel-300x200_4Questo tipo di assetto implica uno studio e una progettazione della monoposto apposita utilizzando gli scarichi per generare una sorta di minigonna termica impedisca fuoriuscite laterali del flusso d’aria che percorre il fondo. Purtroppo le limitazioni imposte dalle sospensioni anteriori unite ad un non ottimale utilizzo degli scarichi hanno impedito alla F138 di indirizzare correttamente i gas caldi nella zona compresa tra la ruota esterna e il diffusore. Un altro aspetto di questo pluriennale dominio Red Bull risiede sicuramente nella capacità del team anglo-austriaco di sviluppare efficacemente la vettura nel corso della stagione, che è proprio l’elemento nel quale la Ferrari riscontra maggiori difficoltà da quando in F1 è stata abolita la possibilità di fare i test.

Secondo alcuni addetti ai lavori, però, questi elementi non sono sufficienti a giustificare il divario di prestazioni visto nelle ultime 7 gare, ovvero in aggiunta all’aerodinamica superiore, la Red Bull sarebbe dotata di un sistema di controllo di trazione perfettamente legale, peraltro noto alla FIA , ma del quale i team rivali non hanno ancora compreso appieno il funzionamento. Se questi sospetti fossero fondati, significherebbe che la Red Bull potrà disporre di un vantaggio molto significativo anche nel 2014, quando una delle difficoltà maggiori sarà appunto la motricità in uscita dalla curve medio-lente, ovvero il controllo dell’eccesso di coppia generata dai nuovi motori turbo.

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Porsche: Mark Webber già al volante della LMP1

Porsche LMP1 Monza - 1Terminata l’avventura nella massima formula automobilistica sportiva Mark Webber (37 anni) ha avuto la prima occasione di salire a bordo della Porsche LMP1 sul circuito di Portimao. Il team di Formula 1 Red Bull Racing ha autorizzato l’australiano a condurre questi test iniziali, nonostante Webber sia ancora sotto contratto. Dal primo gennaio 2014 Mark Webber entrerà ufficialmente a far parte del team Porsche come pilota professionista, consolidando quindi lo schieramento già costituito da Timo Bernhard (32 anni), Romain Dumas (35) e Neel Jani (30). Mark Webber ha commentato: “Il mio primo giorno in questo progetto affascinante è stata un’esperienza intensa. Vorrei ringraziare la Red Bull Racing per avermi dato la possibilità di aderire al progetto così presto. Questo è un passo importante e fondamentale per tutti noi. Mi permette di integrarmi nella squadra più rapidamente e di contribuire a sviluppare ulteriormente la vettura da corsa LMP1.

Abbiamo molta strada dav...

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