Formula 1: ultimo atto allo Yas Marina con punteggio doppio.

7_131101_E1A3956-966x543Domenica sullo spettacolare circuito di Yas Marina si disputerà l’ultimo Gran Premio della stagione 2014 di Formula 1. La gara ha la particolarità di essere l’unica che si corre con due condizioni di luminosità completamente diverse: la partenza, infatti, avviene nel tardo pomeriggio, con la luce naturale, ma presto il sole tramonta, l asciando il compito di illuminare la pista ai potenti riflettori sparsi lungo i 5.554 metri disegnati da Hermann Tilke. La Formula 1 ci arriva con ancora il titolo piloti da assegnare e la gerarchia del campionato Costruttori da definire. La Scuderia Ferrari vuole quindi chiudere la stagione al meglio, cercando di massimizzare le opportunità offerte dal doppio punteggio che solo questa gara mette in palio, con verdetti finali ancora da scrivere.

La pista di Yas Marina è un tracciato moderno, caratterizzato da un primo settore piuttosto veloce, cui fanno da contraltare due parti più tortuose, con curve da bassa velocità. Si impone dunque un compromesso che consenta di essere competitivi in qualifica e in percorrenza curva, senza peró pregiudicare la velocità massima così importante in gara. Il tracciato, anche a causa delle temperature, impone che le vetture abbiano un buon sistema di raffreddamento, sia per il motore che per i freni. Un’incognita questo fine settimana sarà costituita dalle gomme: per la prima volta ad Abu Dhabi, infatti, la Pirelli ha deciso di portare le mescole Soft e Supersoft. Di sicuro le sqaudre ne beneficeranno in qualifica, ma occorrerà lavorare bene nelle prove libere per cercare di comprenderne il rendimento in configurazione gara.

Quello che si corre domenica è il sesto Gran Premio di Abu Dhabi. La gara si è sempre corsa lungo i 5554 metri del circuito di Yas Marina, che dovrà essere percorso per 55 volte. Quella nell’emirato sarà la prima gara di Formula 1 della storia ad assegnare punteggio doppio. Non era mai successo, infatti, che ci fosse una corsa di peso specifico differente, ricetta in uso, invece, sia nel motorsport americano che nelle competizioni Endurance (la 500 Miglia di Indianapolis e la 24 Ore di Le Mans valgono doppio). La prima gara ad Abu Dhabi risale al 2009 e venne vinta dalla Red Bull di Sebastian Vettel.

Negli anni quella di Yas Marina è stata una pista poco favorevole per la Scuderia Ferrari, che qui non è ancora riuscita a cogliere la sua prima vittoria, portandosi dietro anche il ricordo amaro della stagione 2010. In quell’edizione, la Ferrari di Fernando Alonso arrivò all’ultima gara da leader della classifica iridata, con un vantaggio di 8 e 15 punti sui piloti Red Bull, rispettivamente Mark Webber e Sebastian Vettel. Un errore di strategia relegò lo spagnolo nelle retrovie e alla fine a trionfare fu il pilota tedesco, con quattro lunghezze di margine su Fernando. Nelle stagioni successive la Ferrari raccolse due secondi posti con Alonso, nel 2011 alle spalle di Lewis Hamilton e nel 2012 dietro a Kimi Raikkonen, alla prima vittoria della sua seconda carriera in Formula 1.

Il Gran Premio di Abu Dhabi in questa stagione arriva ad appena una decina di giorni dall’evento dell’anno per tutti gli appassionati e i tifosi della Ferrari. A Yas Marina, dal 3 al 6 dicembre, sono infatti in programma le Finali Mondiali, che vedranno protagoniste la Scuderia di Formula 1 insieme alle tre serie del Ferrari Challenge Trofeo Pirelli (Europe, North America e Asia-Pacific) che incoroneranno i rispettivi campioni per poi assegnare il titolo di campione del mondo nell’ultima corsa collettiva, aperta ai protagonisti di tutti e tre i campionati.