



Si apre con due attrazioni diverse e irrinunciabili il 2°anno di gestione Ferrari del Museo di Modena, realizzato nella casa dove Enzo Ferrari nacque nel 1898. Nello spazio dove Alfredo Ferrari, il padre di Enzo, aveva la sua officina all’inizio del secolo scorso, viene presentato il Museo dei Motori Ferrari. L’area è divisa in 6 settori: quello dei propulsori sperimentali; quello dei motori a basso frazionamento, da 2 a 6 cilindri; quello dei classici 12 cilindri; quello degli 8; quello dei turbo e, infine, quello della Formula 1. Oltre ai motori, sono esposte alcune vetture che li hanno utilizzati. Dalla monoposto di Ascari mondiale nel 1952 e 1953 alla celebre Sport 750 Monza, dalla Formula 1 turbo di Villeneuve alla F60, prima Ferrari che ha utilizzato il Kers. In ogni sezione un video 3D spiega le caratteristiche e il funzionamento dei diversi propulsori.
A questa offerta “tecnica” si affianca l’omaggio a Luciano Pavarotti. Il celebre tenore nasce nel 1935, quando Enzo Ferrari ha già 37 anni, ma anche se di età molto diverse i due uomini si conoscono e si stimano. Ferrari, che da giovane ha perfino sognato di diventare cantante lirico, riceve il giovane tenore emergente a Maranello.