L’autodromo di Lavariano sarà una realtà? Via al referendum

Parco_mortegliano_VistaAerea-589x400Sarà la volta buona? Speriamo proprio di sì, dopo le delusioni subite con i precedenti progetti per la realizzazione di autodromi a Villesse (anni 80), poi ad Amaro e a Bordano, falliti per  la contrarietà della popolazione che non riusciva ad anteporre ad alcuni piccoli disagi il progresso e la valorizzazione di siti chiaramente inutilizzati, a vantaggio di modernità e benessere. Ora tocca a Mortegliano, il grosso centro del medio Friuli famoso per l’altezza da record del suo campanile (113,20 metri), il più alto di tutt’Italia. I suoi abitanti sono alle prese con un referendum (15 marzo) per poter dare o meno parere positivo alla realizzazione del “Parco turistico-sportivo del Friuli Venezia Giulia”, nel cui interno dovrebbe trovare collocazione un autodromo, con una pista in asfalto di 3.500 metri. A portare avanti l’idea tre grandi appassionati dei motori: Luca Commessatti, presidente dell’associazione Friuli Fuoristrada e i due piloti Edoardo Petris e Carlo Caisutti.

All’interno del parco verrà realizzato un circuito per auto e moto per ospitare corsi di guida sicura, di guida sportiva, test di prova per auto e moto, prove di sicurezza, allenamenti dei piloti, dimostrazioni motoristiche e presentazioni di nuove auto o moto da parte delle Case e/o delle concessionarie. L’obiettivo principale in sostanza è quello di offrire uno spazio a chiunque voglia testare in situazioni non verificabili nella realtà di tutti i giorni la propria auto o moto in assoluta sicurezza, grazie ai massimi standard garantiti dalla pista stessa. Il tracciato  permetterà a chiunque di guidare in modo sicuro, ma soprattutto di aumentare la conoscenza dei propri limiti e delle proprie capacità nell’affrontare ogni eventuale imprevisto sulla strada. L’autodromo infatti è stato pensato non solo per permettere di testare i propri mezzi in autonomia, ma anche per consentire, grazie al supporto di professionisti di alto livello, un insegnamento concreto che permetta di prendere consapevolezza dei propri limiti.

Nello specifico il Parco di Mortegliano ospiterà un’area a scarsa aderenza dedicata ai corsi di guida sicura per permettere ai giovani di testare la propria auto o moto in assoluta sicurezza, grazie agli spazi progettati per poter affrontare al meglio ogni imprevisto sulla strada. Tutto ciò al fine di andare a ridurre il continuo spreco di vite umane e di feriti, causati dagli incidenti avvenuti per la non conoscenza delle reazioni di un veicolo in tutte le situazioni impreviste. Inoltre, aziende sia private che pubbliche (vigili, polizia, croce rossa, ecc.), potranno far frequentare questi corsi di guida ai propri dipendenti che per motivi lavorativi utilizzano le auto per molte ore al giorno in situazioni anche di emergenza.

Il Parco di Mortegliano potrà anche offrire la possibilità a tutti gli utenti delle associazioni sportive, scuole ed autoscuole, di prepararsi in regione senza dover usufruire di altre piste più lontane, permettendo così anche corsi di guida sicura e di educazione all’utilizzo dei veicoli a motore. Il parco verrà inserito in maniera mimetica nel contesto paesaggistico attuale, in totale sintonia. I materiali utilizzati e l’esposizione visiva non interferiranno con lo stato attuale del paesaggio. Tutte le opere verranno realizzate in modo non invasivo e non andranno a influire sull’attuale contesto. Il progetto sarà realizzato tenendo conto dell’attuale conformazione del territorio e delle piantagioni; tutte le macchie alberate che ora creano una naturale cortina discontinua rendendo l’area nascosta dalla vista dall’esterno verranno mantenute, e a queste verranno aggiunte delle nuove alberature che oltre a eliminare totalmente l’impatto visivo del nuovo centro, permetteranno di insonorizzare e a determinare un effetto continuo di vegetazione che integri la nuova struttura con l’attuale contesto.

Insomma, un progetto con tutti i crismi per far diventare fra qualche anno quest’area degradata tra Udine e la strada Napoleonica (nella quale si trova una ex pista di volo in cemento dismessa alla fine della seconda guerra mondiale) un polo sportivo-turistico frequentato assiduamente da tutti gli amanti del mondo dei motori, assieme ai loro famigliari, parenti e amici. (C.S.)