



L’opinione tecnica del nostro esperto Fabio Pauluzzo
Alla vigilia del GP inaugurale della stagione di Formula 1 analizziamo quanto è emerso nel corso delle 3 sessioni di test invernali, per ipotizzare la nuova composizione della griglia di partenza, peraltro sempre meno nutrita a causa delle difficoltà economiche dei team più piccoli. Lo strumento primario per valutare le prestazioni viste a Jerez de la Frontera e a Montmelò sono ovviamente i tempi sul giro. Tuttavia, se ci limitassimo a considerare i migliori riscontri cronometrici di giornata, rischieremmo di ricavarne indicazioni parziali, se non addirittura fuorvianti. Ciò vale in particolar modo per le prime due sessioni di test, nel corso delle quali i top team si sono concentrati prevalentemente sulla ricerca dell’affidabilità e sulla messa a punto delle nuove monoposto, effettuando stint medio lunghi con coperture Medie o Soft. Altri team, tipo Sauber, hanno invece immediatamente ‘calzato’ le Supersoft alla ricerca del tempone, per attirare potenziali sponsor. Oltre al divario di prestazioni tra mescola Soft e Supersoft, che la Pirelli indica in circa 1″ al giro, è necessario considerare il quantitativo di carburante nel serbatoio, che può pesare per almeno altri 4-6/10 di secondo sulla singola tornata.
Solo nella terza e ultima sessione dei test invernali tutti i team hanno effettuato almeno una vera e propria simulazione gara, consentendo quindi una comparazione più omogenea delle prestazioni sul giro. Ebbene, a Montmelò la Mercedes è uscita finalmente allo scoperto dimostrando chiaramente che sarà ancora la vettura da battere. La W06 Hybrid si è mostrata più veloce di tutte le altre monoposto di almeno 8/10 sia sul passo gara che sul giro secco. Pertanto la scuderia Campione del Mondo 2014 parte da assoluta favorita e, sebbene i tecnici della stella a tre punte si preoccupino anche di osservare attentamente le prestazioni dei team concorrenti, il divario con i diretti avversari appare molto consistente e lascia presagire che anche il campionato 2015 sarà ristretto a una lotta a due tra Hamilton e Rosberg. Il team tedesco non si è adagiato sugli allori e, oltre a migliorare le prestazioni, ha lavorato sull’unica parziale debolezza palesata della monoposto campione del mondo nella passata stagione: l’affidabilità. Fin dalla prima sessione di test la nuova W06 Hybrid ha impressionato per la quantità di giri compiuti (oltre un centinaio al giorno!) senza accusare particolari problemi di affidabilità. Problemi che, invece, hanno afflitto pesantemente la Mclaren dotata della nuova Power Unit Honda.
Dietro le inarrivabili Mercedes si è delineato un terzetto di inseguitrici molto vicine tra loro che, per quanto visto nei test, sembrerebbe guidato dalla Williams, con Ferrari e Red Bull subito dietro con distacchi medi sul giro di 1-2/10 di secondo. Anche la McLaren Honda ha ottenuto tempi discreti, ma i suddetti problemi di gioventù della Power Unit giapponese, culminati con il misterioso incidente occorso ad Alonso, non hanno consentito al team inglese di girare con continuità, impedendo di svelare il vero potenziale della MP4-30.
La Ferrari SF15-T, pur mantenendo alcuni elementi tecnici in comune con la poco fortunata vettura della passata stagione, ha mostrato notevoli progressi sia dal punto di vista aerodinamico che, soprattutto, a livello di Power Unit. Quest’ultima non solo è cresciuta in termini di potenza, ma appare migliorata molto anche in termini di erogazione, grazie ad una migliore integrazione con i sistemi di recupero ERS. Sul fronte telaistico la Ferrari ha sviluppato un’ala anteriore completamente nuova, che ha contribuito alla realizzazione di una vettura prestazionale e ben bilanciata anche nei tratti guidati, sebbene la SF15-T mostri ancora qualche problema di trazione in uscita dalle curve più lente. I riscontri cronometrici ottenuti da Vettel e Raikkonen sono comunque incoraggianti e lasciano presagire che le rosse saranno spesso in grado di lottare per il terzo gradino del podio, dietro alle Mercedes, magari approfittando di qualche distrazione della corazzata tedesca per puntare a un risultato eclatante.