



Anno nuovo, Ferrari nuova. Ma come sarà? I test invernali sono stati incoraggianti, ma ricordiamoci che è sempre la pista il termometro della febbre rossa, quella che i milioni di tifosi ferraristi si aspettano di avere con la monoposto del Cavallino ai primi posti, sul podio, se non addirittura su quello più alto. Dopo il 2014 disastroso – come ha detto il numero uno di Maranello – il 2015 si prospetta difficile. E noi aggiungiamo: difficile sì, ma non impossibile. A tenerci uniti e tifare compatti una fede incrollabile per il Cavallino rampante, che da un po’ di tempo (anche troppo) non è proprio così baldanzoso come dovrebbe. Non si alza più sulle zampe posteriori per scattare deciso verso il traguardo, e tutti (o quasi) lo superano.
E’ dunque l’ora della riscossa, anche se Sergio Marchionne ipotizza la vittoria nel campionato del mondo di Formula 1 non prima del 2018. Se non si riesce prima, almeno però possa essere un crescendo continuo di prestazioni e risultati per arrivare al gradino più alto, senza tentennamenti e ancor peggio passi indietro. Un progresso costante, seppur lento, che rechi ottimismo e riaccenda la passione per questa “rossa” davvero molto sbiadita. In bocca la lupo allora ai due prodi scudieri, Raikkonen e Vettel, per far vedere a tutto il mondo che la Ferrari c’è e si batte contro avversari ben quotati, almeno ad armi pari. A Melbourne il primo verdetto. Forza Ferrari!
E’ con piacere che torniamo a scrivere dell’autodromo del Friuli Venezia Giulia, dopo diversi tentativi di costruzione negli ultimi trent’anni. Dovrebbe andare in cantiere quello
Continua...Sarà la volta buona? Speriamo proprio di sì, dopo le delusioni subite con i precedenti progetti per la realizzazione di autodromi a Villesse (anni 80), poi ad Amaro e a Bordano, falliti per la contrarietà della popolazione che non riusciva ad anteporre ad alcuni piccoli disagi il progresso e la valorizzazione di siti chiaramente inutilizzati, a vantaggio di modernità e benessere. Ora tocca a Mortegliano, il grosso centro del medio Friuli famoso per l’altezza da record del suo campanile (113,20 metri), il più alto di tutt’Italia. I suoi abitanti sono alle prese con un referendum (15 marzo) per poter dare o meno parere positivo alla realizzazione del “Parco turistico-sportivo del Friuli Venezia Giulia”, nel cui interno dovrebbe trovare collocazione un autodromo, con una pista in asfalto di 3.500 metri. A portare avanti l’idea tre grandi appassionati dei motori: Luca Commessatti, presidente dell’associazione Friuli Fuoristrada e i due piloti Edoardo Petris e Carlo Caisutti.