



A spasso per il Collio alla ricerca di vere passioni, non solo per i motori, ma anche per il buon vino.
In una terra da sempre regno del buon vino, il marchio Primosic comprende una storia di passione e professionalità, profonda devozione e rispetto del territorio. Una produzione di qualità che si evolve nel tempo e si lega con quella dei motori, seconda solamente a quella per il vino. Una storia fatta di incroci e incontri con grandi marchi automobilistici, a cominciare dalla mitica Porsche 911 gialla Think Yellow, che per anni ha scorazzato lungo le morbide curve del Collio e per le strade di mezza Europa. La collaborazione con Porsche nacque con il concorso di scrittura gialla “Tiro rapido”, che portò fianco a fianco in giro per l’Italia gli storici motori tedeschi e la Ribolla Gialla Primosic.
Un altro incontro importante avvenne con Mercedes, per la quale Primosic realizzò appositamente una versione speciale ed esclusiva del Klin Platinum, distribuito in occasione dei 40 anni del Club Mercedes di Londra.
La storia dell’azienda Primosic ha radici lontane e ben salde sul colle di Oslavia, nel Collio goriziano. Ebbe inizio nell’Ottocento con il nome di Carlo Primosic che, sul finire del secolo, riforniva del suo vino i commercianti che trasportavano il prezioso prodotto dalle colline del sud dell’Impero austro-ungarico nella capitale Vienna.
Superati i traumi storici di due guerre mondiali nella prima metà del Novecento, il Collio rifiorisce. Rinasce anche l’Azienda Primosic che nel 1956 produce il primo imbottigliamento in proprio. La rifondazione si deve a Silvestro Primosic, che ancora oggi si dedica con la passione di sempre al programma di sviluppo dei vigneti, elaborato nell’ottica della massima attenzione al territorio e, in particolare, alla valorizzazione delle specie autoctone.
L’Azienda cresce e si qualifica con il passare degli anni. Nel 1964 la prima vendemmia imbottigliata che spiana la strada ai riconoscimenti per la qualità vinicola, meritati sia in ambito nazionale sia internazionale. La tradizione del Collio che accomuna persone, famiglie e aziende, porta 3 anni dopo alla costituzione del Consorzio Collio, di cui Silvestro Primosic è tra i primi aderenti. La “numero 1”, la prima bottiglia del Consorzio, è produzione della cantina Primosic e resta ancora oggi un segno dell’orgoglio e una preziosa testimonianza della lunga storia aziendale, del percorso intrapreso nell’ottica della qualità del vino e del rispetto della terra.
Nel 1979 sorge la nuova cantina, tuttora sede aziendale. Dieci anni più tardi prende avvio il programma legato alle selezioni di qualità, che porta alla nascita di quei vini prestigiosi che già nei nomi (il Klin o la serie delle Gmajne) riecheggiano l’antica tradizione e le storiche definizioni degli appezzamenti di terreno, destinati alle uve Primosic. Passa un altro decennio e, ampliate ancora le strutture, si arriva all’accurata selezione all’interno delle varietà dei vini, che esprimono così l’unicità della loro origine. Nascono così la Ribolla gialla di Oslavia, Murno-Chardonnay, Gmajne-Sauvignon blanc, Belvedere-Tocai Friulano, Klin-Collio bianco e Metamorphosis-Collio rosso riserva.
Oggi in azienda Silvestro è affiancato dai figli: Boris si occupa dell’amministrazione e della cantina, Marko della pianificazione dell’attività della cantina e del settore commerciale. Per fare grandi vini ci vuole una passione smisurata e Primosic ne ha sicuramente da vendere. Ed è proprio così che in un territorio vocato come il Collio, la lunga tradizione vinicola si esalta nella valorizzazione dei vitigni autoctoni, che sintetizzano secoli di attività enoica. Un esempio perfetto è la Ribolla gialla, una varietà con secolari radici e un potenziale qualitativo così elevato che si trova proiettato – tra i vini bianchi – ai massimi livelli internazionali. Ma è con il Collio Bianco che l’azienda di Oslavia esprime brillantemente la fusione della migliore qualità del territorio con gli esiti dell’evoluzione del lavoro in cantina, tanto da esprimere un prodotto di assoluto pregio, che si colloca autorevolmente ai vertici della produzione. Credetemi, vale proprio la pena una visitina da quelle parti!