Infiniti Q30: una nuova meraviglia della natura

DSCN7566Ancora crescita a 3 cifre per il marchio Infiniti, con il formidabile record di ben 660 unità ordinate solo in Italia, che equivale a un +118% di incremento rispetto allo stesso mese dell’anno scorso. Artefice della performance la Q30, il crossover compatto Premium  – tra i finalisti del Car Design Award – che Spoiler ha provato per i propri lettori nel numero 231 del magazine cartaceo (sfogliabile qui a lato) e che vi proponiamo integralmente, in attesa di provare la nuova versione QX30, ora in anteprima nazionale al Salone dell’Auto di Torino, al Parco Valentino.

Segni particolari: bellissima. E poi con quel colore bronzo metallizzato con sfumature rosa, fa girare la gente al suo passaggio. L’ho notato più di una volta durante il lungo test drive in Friuli Venezia Giulia (quasi mille km) e nel vicino Veneto orientale. Durante ogni sosta i passanti giravano la testa e si bloccavano ad ammirare le bellissime linee della Q30, la nuova autovettura compatta premium del marchio giapponese Infiniti, prima della serie a essere prodotta in Europa, nello stabilimento di Sunderland (GB). Già ordinabile in diversi centri Infiniti della Penisola e, in Regione, alla Gruppo Ferri di Tavagnacco dell’ex rallista Giorgio Sina, la Q30 sta già facendo proseliti, con centinaia di acquirenti in attesa di ricevere la “loro” Q30.
L’Infiniti, presente in Italia dal 2008, è già stata scelta nelle varie versioni Q e QX da oltre 3mila automobilisti italiani, con un trend di acquisto in notevole crescita, nonostante sia un marchio di lusso non ancora ben conosciuto in Europa, riferibile alla Nissan.
La Q30 assomiglia in grandi linee alla Mercedes Classe A, della quale condivide il 50% di particolari, iniziando dal pianale e finendo con alcuni propulsori. Ma quello che la differenzia è sostanzialmente il design, dalle linee particolari e innovative, apparentemente scolpite da un artista. E’ stata progettata per una nuova generazione di automobilisti, quelli cioè che non vorrebbero essere identificati per l’automobile che possiedono. Infatti la Q30 non è proprio convenzionale, visto il suo carattere molto deciso e le sue forme alquanto muscolose. E’ rimasta praticamente fedele al prototipo presentato nel 2013, nel quale si intravvedeva un certo stile da coupé, con una seduta elevata e senza tanti compromessi a livello di comfort. Un prodotto praticamente sviluppato attorno DSCN7570all’automobilista, che offre tanta sicurezza al conducente, una notevole maneggevolezza e un livello di comfort e rifiniture molto elevato. Al volante della Q30 si ha l’impressione di poter andare ovunque, grazie alle sue dimensioni (4,42 x 1,80 x 1,49m), alla sua dinamica, alla grande maneggevolezza e a una gamma di tecnologie molto intuitive. Oltre alla versione d’ingresso sono disponibili la Premium e quella Sport, quest’ultima più bassa di 15mm. Anche le prestazioni di guida sono differenti, grazie alle diversa impostazione delle sospensioni e alle diverse caratteristiche di guida, proprio per offrire una scelta specifica a preferenze ed esigenze personali.
Infiniti ha presentato la Q30 in un momento molto opportuno, visto che le analisi del settore dimostrano che il segmento delle compatte premium è quello con la crescita più rapida a livello globale. E’ risaputo che in questi casi sono i dettagli a fare la differenza, e la Q30 ne ha parecchi, che lascio scoprire all’occhio dell’intenditore. Molto importante anche la qualità sensoriale che scopriamo sui materiali, con una percezione non solo tattile, ma anche visiva. Audaci le interpretazioni dei tratti distintivi, quali la griglia a doppio arco con mesh 3D – evoluta dalla Q50 – con un movimento più fluido verso i proiettori; il cofano a doppia onda, le linee longitudinali delle fiancate che si fondono superiormente con i montanti posteriori, curvati in avanti a forma di mezzaluna (uno stilema distintivo di Infiniti), che enfatizza la forma di movimento anche a vettura ferma. Infine due spalle possenti che scendono nel posteriore, davvero molto originale e facilmente identificabile. Insomma un look elegante formato da un equilibrio di forme scultoree in movimento, che crea uno stile armonioso e riconoscibile anche da lontano.
DSCN7592Molto interessante anche il design interno, fuori dagli schemi tradizionali, con superfici asimmetriche create da eleganti forme a onda e tratti dinamici, una nuova prospettiva di forme che esaltano l’ambiente e lo rendono oltremodo piacente. Tre le versioni: City Black (tappezzeria nera con cuciture viola), Cafe Teak (marrone e nero) e White Gallery in pelle bianca con accenti rossi. I materiali sono molto soffici e gradevoli nei punti più a contatto (portiere e bracciolo centrale), mentre tetto e montanti sono realizzati  in simil-camoscio “Dinamica”, materiale prodotto e sviluppato nello stabilimento Miko di Gorizia, utilizzato moltissimo nel settore dell’alta moda.
Lo spazio a bordo per gli occupanti è davvero ampio, salottiero, e il bagagliaio molto capace, grazie ai suoi 368 litri. Rumorosità, vibrazioni e ruvidità sono ridotti al minimo, grazie a due sistemi che mitigano gli eccessi. Uno di questi, l’Active Noise Cancellation, innalza la qualità percepita in abitacolo emettendo onde sonore tramite gli altoparlanti delle porte, in grado di tagliare e contrastare i rumori di fondo provenienti dal motore diesel 2.2. Ottimi i sedili con supporto spinale, mentre la Q30 Sport ha sedili sportivi con poggiatesta integrato e 8 regolazioni dinamiche. Per dare alla Q30 maggiore sicurezza e piacere di guida – fattori fondamentali e irrinunciabili per chi sceglie il segmento premium – Infiniti ha impiegato ben 750 ingegneri per prove e ottimizzazioni tra Europa, Nord America e Giappone.
Quattro i motori: 1.6 e 2.0 turbo benzina (quest’ultimo solo per la versione S); 1.5 e 2.2 turbodiesel (da 109 a 211 Cv). Quattro ottimi propulsori per le varie esigenze di ogni automobilista. Ne abbiamo provati tre, il 2.2 diesel con cambio automatico e 4WD (170 Cv e 350 Nm), molto prestazionale; l’1.5 diesel manuale con alta efficienza di utilizzo (bella coppia anche a bassi regimi) e consumi ridotti (di derivazione Renault), e il 2.0 turbo benzina a iniezione diretta, 4WD, da 350Nm con cambio automatico a doppia frizione e 7 rapporti, molto corsaiolo e divertente, usato con molto piacere per la nosta prova su strade e autostrade del Friuli Venezia Giulia. I prezzi partono da 25mila euro per arrivare alla versione top di 44mila. L’1.5 diesel costa intorno ai 29mila.
Claudio Soranzo

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