



Il suo nome è Niro ed è la new entry della KIA che apre un nuovo capitolo nella storia dell’automobilismo moderno. La Niro è infatti l’unica vettura del segmento C a versione ibrida, vale a dire con il classico motore a 4 cilindri a benzina messo assieme a un propulsore elettrico. Una coppia talmente ben assortita che sviluppa 141 cavalli di potenza, la somma cioè (non perfetta) dei 105cv del motore tradizionale (1.580cc) e dei 43,5 di quello elettrico. Il primo agisce sulle ruote anteriori e il secondo su quelle posteriori. L’elettrico va in funzione in partenza e accelerando con parsimonia resta attivo fino a una velocità di circa 50 km/h (in percorsi urbani) e le batterie sotto i sedili posteriori si ricaricano durante le decelerazioni. In discesa poi il motore elettrico funge pure da generatore. Ma appena avete bisogno di un po’ di potenza in più, entra in funzione il motore a benzina abbinato a un cambio automatico a 6 rapporti e con doppia frizione.
Un sistema davvero ingegnoso che permette di consumare meno carburante e di conseguenza inquinare di meno. Un consumo combinato di 4,4 litri di benzina ogni 100 km, che si riduce a 3,8 con l’ausilio dell’ECO pack. Si tratta di un sistema, già usato nella Soul, che consente un ulteriore risparmio sui consumi, anche grazie all’adozione di cerchi di diametro inferiore (16″) e pneumatici green. La velocità massima che si può raggiungere è di 162 km/h, più che sufficienti per le nostre strade. L’emissione di Co2 è di 101 g/km (88 con l’Eco pack). La lunghezza totale della Niro è di 4,355 metri, con una larghezza di 1,805, un’altezza di 1,545 e un generoso passo di 2,7 metri. Il bagagliaio ha una capacità di 373 litri, estensibili con vari ribaltamenti a 1.371. Le sospensioni sono Mc Pherson Strut davanti e Multi link dietro, con ammortizzatori a gas. I cerchi in lega sono da 18 o da 16″.
Alla presentazione della Kia Niro Eco Hybrid a Rapallo era presente anche il direttore di SPOILER, che si è molto compiaciuto per questo nuovo Huv (Hybrid Utility Vehicle): una scelta proprio azzeccata per la casa di Seul, che avrà certamente successo, proprio per la sua componente ibrida e il modello unico, che ora la contraddistingue come il primo crossover nato ibrido di segmento C sul mercato italiano. Da notare che Niro è il frutto di ben 15 anni di studio da parte dei tecnici della Kia sulle energie alternative, elaborate prima con Optima e poi con Soul.
Abbiamo provato la Niro in un percorso completo di ogni genere di strada: dapprima lungo la via Aurelia (la strada statale nr.1), poi in un tratto molto frastagliato sulle alture liguri, e infine in autostrada in rientro a Rapallo. Un test drive che ha esaltato le peculiarità della Niro, leggera e silenziosa in pianura, docile e precisa in collina, dove per divertirci un po’ abbiamo usato la modalità sequenziale del cambio, che fornisce più sprint alla vettura e una risposta più pronta del propulsore, e infine il comfort e la velocità in autostrada. Dal punto di vista estetico la Niro colpisce subito a prima vista, grazie alle linee slanciate ed eleganti, uscite dalla matita di Peter Schreyer, chief designer pronto a soffiare su dieci candeline di lavoro in Kia. Dieci anni durante i quali le vendite sono triplicate. Il classico frontale a naso di tigre, assieme alla linea di cintura alta e alla forma sinuosa del terzo finestrino, e le ruote da 18, danno una sensazione di grande stabilità e aderenza. Nel disegnarla Schreyer ha posto grande attenzione all’aerodinamica, arrivando a un Cx pari a 0,29, davvero ragguardevole per un crossover.
All’interno lo spazio per le gambe è 106 cm davanti e 95 dietro, l’abitacolo è molto razionale, con rivestimenti e pannelli di buona qualità e ogni cosa è stata progettata per l’utilità e la facilità d’uso, senza distrazioni alla guida, come per esempio la piastra senza fili al centro della console per caricare lo smartphone. Lo schermo è di 7″, con tutte le connettività possibili. Per la sicurezza c’è anche il sistema che tiene autonomamente l’auto in carreggiata. Sette le tonalità della carrozzeria, come sette sono gli anni di garanzia, uguale a tutti gli altri prodotti Kia.
Insomma, una vettura che ci ha particolarmente soddisfatto e che viene venduta a un prezzo bilanciato. Il suo costo di partenza è di 27 mila euro, che però viene ridotto a 24.900 in fase di prelancio (i primi due mesi); inoltre se consegnate una vettura in permuta o da rottamare, a Gpl o metano, avete un’ulteriore sconto di 1.000 euro, che arrivano a 2.000 in caso di consegna vettura elettrica o ibrida. Proprio niente male per un crossover di discrete dimensioni, che nella prossima primavera si potrà anche trovare in versione plug-in e a fine 2017 completamente elettrico.
Claudio Soranzo