Mercedes-Amg Day: una driving performance tra i partner Fvg

Andar per cantine con l’auto in prova. Ormai è diventata una piacevole consuetudine, non solo per unire l’utile al dilettevole, ma anche per una sosta ristoratrice dopo tanti chilometri di marcia e il piacere di abbinare un piatto del posto con un mezzo calice di buon vino, non di più perché poi si ricomincia a macinare chilometri. La soluzione ottimale è quella di caricare qualche bottiglia di vino autoctono nel bagagliaio, per assaporarlo poi di sera in piacevole compagnia, ricordando il territorio da cui proviene.
In una delle ultime escursioni in Friuli Venezia Giulia, a bordo di piacevolissime ed elegantissime Mercedes-Benz AMG, nella fattispecie una GT grigia decappottabile – motore V8 Biturbo da 3.982cc per 476 cavalli, un mostro di potenza e tenuta di strada – abbiamo iniziato un’emozionante driving experience sulle colline tra Udine e il capoluogo isontino, assieme alle nuove GT C Roadster, massima espressione di performance a cielo aperto, e la gamma Mercedes-AMG 43, che interpreta la Driving Performance tipica del Marchio nel proprio segmento specifico, raggiungendo la cantina Castelvecchio, sulle alture carsiche sopra Sagrado, a un tiro di schioppo dal cimitero monumentale di Redipuglia, dove giaciono le spoglie di 100mila caduti della Grande Guerra.

Un’escursione per parcheggiare le vetture in bella mostra nell’ampio cortile dietro la bellissima villa padronale, che si affaccia sulla pianura isontina in un bellissimo panorama che arriva fino al vicino mare Adriatico. L’occasione della sosta è maturata per brindare al cinquantenario di fondazione della Casa di Affalterbach, in occasione del Mercedes-AMG Day “L’Italia che va forte!”, evento nato in collaborazione con il marchio tedesco, per festeggiare assieme ai partner italiani che hanno contribuito al successo del brand in Italia e nel Mondo.
Tra questi la goriziana Miko, la stupenda realtà imprenditoriale isontina produttrice della microfibra Dinamica, usata dal gruppo Mercedes per equipaggiare interni e selleria delle vetture Premium. Un brindisi con gli ottimi vini della cantina di Leo Terraneo, fondatore della Miko, assieme ai rappresentanti di Mercedes Italia e del Gruppo Autostar di Tavagnacco (Ud), concessionari ufficiali in Friuli Venezia Giulia e Veneto Orientale del prestigioso marchio tedesco.
Il Gruppo Autostar è uno dei principali operatori italiani nel settore automotive per volume d’affari, espansione territoriale e investimenti. Grazie alla visione imprenditoriale di Arrigo Bonutto – da 35 anni a capo dell’azienda – basata sull’impiego di importanti risorse in formazione e innovazione, il Gruppo Autostar ha vissuto una crescita e uno sviluppo costanti nel tempo, registrando nel 2016 un fatturato di 220 milioni di euro e una crescita di oltre il 25%. Oggi l’azienda friulana, che impiega oltre 200 collaboratori altamente formati e specializzati, è punto di riferimento anche per i marchi Smart, BMW, MINI, BMW Motorrad e Maserati. Grazie al reparto vendita e assistenza online, il Gruppo Autostar è punto di riferimento nella vendita di veicoli usati anche nel resto d’Italia.
“Tutto è partito con la nomina per la Classe E – ricorda Lorenzo Terraneo, ad di Miko – e da quel momento abbiamo messo in campo numerosi progetti e realizzato una trentina di colori unici per Mercedes, sia nella variante Dinamica Auto (utilizzata per la seduta) sia nelle varianti Auto Stretch e Wide, utilizzate per il padiglione, montanti e alette parasole, come pure per rivestire il volante (molto in voga soprattutto per le serie AMG) e i pannelli porta. Innovativi sono i dettagli che riguardano la console centrale e il cruscotto, mentre i cuscinetti più conosciuti e copiati sono quelli montati sulla Mercedes Classe S”. Miko riveste veicoli delle serie Coupè, Cabrio, SW e SUV, inclusi gli sportivissimi interni della linea AMG e le lussuose varianti MAYBACH.
Da qualche anno, inoltre, Dinamica caratterizza le sedute anche di SMART by BRABUS per la linea custom made, in una dozzina di colori di tendenza. Dinamica è la speciale microfibra studiata in esclusiva nel centro ricerche Miko di Gorizia. Nata nel 1997 come produttore di tessuti non tessuti per il settore arredo, negli anni l’azienda
si è imposta in altri segmenti tra cui quello dell’automotive, oggi il principale ambito di utilizzo della microfibra ecologica, ricavata in Giappone dal riciclaggio delle bottigliette di plastica e delle T-shirt, attraverso un processo produttivo ad acqua, senza l’utilizzo di solventi, riducendo così il consumo di enegia ed emissioni di CO2 dell’80%.

Ritornando infine alla cantina ricordiamo che sono 40 gli ettari vitati, in un bellissimo parco naturale che circonda l’azienda, fatto di roccia calcarea e terra rossa ricca di minerali, con un microclima asciutto, la vicinanza del mare e della Bora, che soffia spesso rendendo salubre la viticoltura. Accanto alle vigne 600 piante d’ulivo di varie specie, dalle quali si ricava un extravergine di grande pregio. I vini bianchi e rossi sono prodotti in modo tradizionale e artigianale; i bianchi poi sono affinati in acciaio, mentre i rossi invecchiano per 2 o 3 anni in legno. Castelvecchio dà il massimo risalto ai vini autoctoni, in primis il Terrano, seguito dal Refosco dal peduncolo rosso, la Malvasia istriana e la Vitoska, ma non mancano varietà di origine bordolese. Nelle annate migliori viene imbottigliato il Sagrado Rosso, cuvèe di prestigio e bland storico; la Selezione Dileo offre Malvasia, Cabernet Sauvignon e Merlot dei vitigni più vecchi. Un luogo che merita una visita anche per scoprire l’enoteca “La Foresteria” e le splendide stanze della Villa della Torre Hohenlohe. Poi, a distanza di cent’anni, si può ripercorrere alcune tappe della storia e cultura del secolo scorso, tra glorie e tragedie fino alle trincee nel bosco e alle poesie del Parco Ungaretti. Per concludere con una passeggiata tra i vigneti, completata da una degustazione che ricorderete certamente a lungo.

Claudio Soranzo