Ecco Carlos Sainz Jr, pilota Ferrari dal 2021

Carlo Sainz Senior e Junior

“Fin da quando avevo 10 anni, il mio obiettivo era di diventare uno dei migliori piloti spagnoli di Formula 1. Naturalmente dopo Alonso e Pedro De La Rosa”. Così Carlos Sainz Jr, 25enne pilota spagnolo del team McLaren, vicino al padre e manager, Carlos Sainz Sr. Da una parte un 2 volte campione del mondo di rally e 3 volte vincitore della Dakar, dall’altra un astro nascente della Formula 1. I due hanno accettato l’invito di Sparco, al fianco da sempre alla loro carriera come partner tecnico. Con il team McLaren da 23 anni. Si sono raccontati assieme – durante i giorni di lockdown – scambiandosi ricordi, aneddoti e consigli tecnici.

Carlo Sainz Jr nella foto ufficiale dopo l’ingaggio (Atalayar.com)
A 9 anni Carlos Sainz s’innamora della Formula 1

Carlos Sainz Jr ha rivelato che la sua passione per la Formula 1 è nata insieme alla sua passione per le auto. E’ stato in mezzo a esse sin da quando aveva 2 anni. A partire dai 5 anni il giovane iniziò a correre sui kart, che hanno poi segnato il suo debutto ufficiale nel mondo delle corse. È però a 9 anni, durante un Grand Prix, che si innamora definitivamente della Formula 1. A 10 iniziò a maturare la volontà di diventare uno dei migliori piloti spagnoli dopo Alonso e De La Rosa.
“Il 2019 è stato probabilmente l’anno migliore della mia carriera in Formula 1”: nonostante la forte responsabilità legata all’aver preso proprio il posto di Alonso. Si è sentito subito a casa, grazie all’ambiente di lavoro positivo e al buon rapporto con Lando Norris. Dal canto suo, il padre Sainz Sr afferma di essere molto orgoglioso del figlio, avendo scelto una strada difficile come quella della Formula 1. “Se avesse scelto il rally avrei potuto aiutarlo di più. Adesso provo a dargli una mano quando posso, ma ormai è adulto e mi limito a essere un suo fan speciale. Lo supporto e consiglio se ha dei dubbi”.

La Ferrari 2020 ancora ferma ai box
Quando Carlos Sainz Sr gareggiava con certi campioni del calibro di Juha Kankkunen, Didier Auriol e Colin McRae

Il giovane Sainz parla anche del rapporto di Sparco con McLaren, cui da oltre 20 anni fornisce equipaggiamento da corsa all’avanguardia. Un rapporto simile a quello con lo stesso Sainz Jr, che va avanti da più di 15 anni, indossando guanti Sparco. Sainz Sr ha fatto la storia del rally e corso con alcuni dei più importanti campioni e piloti al mondo. Si dice felice di aver preso parte a quell’epoca d’oro, al tempo dei mitici colori di Martini Racing. Sparco ne ha recentemente dedicato una nuova collezione heritage, celebrata da un testimonial d’eccezione, il campione Miki Biasion.
Sainz gareggiava con campioni come Juha Kankkunen, Didier Auriol e il suo amico Colin McRae con il soprannome “El Matador”, per le sue origini spagnole. Tra le sue auto preferite, la Toyota Celica con cui ha vinto 2 campionati, la Subaru, la Ford Focus e la Escort. Sainz Sr parla anche della Dakar, da lui vinta 3 volte, delle auto e delle gare, della preparazione e delle prove fisiche e tecniche necessarie. Sempre tenendo a mente che, anche con l’aiuto del copilota, quando si guida si è praticamente “ciechi”. A differenza della Formula 1, in cui è fondamentale la precisione e conoscere alla perfezione il circuito, nel rally c’è più improvvisazione. Ma, conclude, “nonostante le differenze, la filosofia è la stessa”.

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Relativamente al rapporto padre-figlio, i due riconoscono di essere ancora molto competitivi tra loro. E, anche se diventa più difficile tenere testa al figlio, ci sono ancora sport in cui Sainz Sr riesce a batterlo: il golf e lo squash. di cui è stato campione. Sainz Jr ammette che non è facile avvicinarsi al livello del padre e batterlo. E sulla possibilità di sfidarlo nella Dakar: “Adesso sono molto focalizzato sulla Formula 1, forse più avanti…”.