JEEP RENEGADE 4Xe TRAIL HAWK

La Jeep Renegade 4Xe tra gli ulivi in Toscana

Percorrere 3.388 km con la Renegade 4Xe è davvero una grande soddisfazione. Quasi 61 ore di marcia a bordo del modello di Jeep più piaciuto agli automobilisti italiani, che ne hanno acquistato a migliaia tanto che, mai come ora, se ne vedono un sacco in giro, non solo a scorrazzare in collina, il loro ambiente naturale, ma anche in montagna e soprattutto in città. Una vettura che sta riscuotendo da qualche anno un notevole successo, per le sue innumerevoli doti da tutti ormai riconosciute.

Il bellissimo frontale della Renegade 4Xe

A spasso nel Chianti 

Così, per provarla al meglio e tastare con mano le sue peculiarità, siamo andati nientemeno che fra le innumerevoli colline del Chianti Classico, il noto vino toscano famoso in tutto il mondo. Un territorio pieno zeppo di salite e discese, curve di tutti i tipi, avvallamenti inaspettati e rettilinei brevissimi, che non trovi mai lo spazio necessario per poter superare in sicurezza la solita auto che procede lentamente davanti a te o il pullman di linea, che corre senza problemi. Con la Renegade 4Xe superi tranquillamente ogni ostacolo, grazie alla sua grinta, al motore elettrico che ti supporta in caso di bisogno, le 4 ruote motrici, la compattezza della carrozzeria e l’altezza da terra che ti permette una visione privilegiata rispetto alle berline.

Fra le viuzze dell’antico borgo medioevale di Volpaia

Si parte da Volpaia

L’unità in prova è stata sottoposta a diversi test, per valutare il suo comportamento e soprattutto in due di essi ci ha veramente entusiasmato. Il primo è stato la partenza in salita, molto ripida, su fondo terroso con rocce affioranti e ghiaia di dimensioni importanti, in curva in contropendenza: una manovra da mettere in notevole difficoltà anche l’automobilista preparato, che la Jeep nelle nostre mani ha agevolato al massimo, uscendone alla grande con la possente trazione efficacemente distribuita sulle 4 ruote motrici e l’energica presa dei suoi GoodYear Vector 4Season nelle dimensioni 235/55 R17.
La seconda prova è stata eseguita su un lungo percorso sterrato in mezzo a una folta vegetazione sulla strada che parte dalla frazione di Volpaia, in comune di Radda in Chianti, e si dirige a Panzano in Chianti, che venne conosciuta anni fa per il macellaio ivi residente che propagandò in televisione la nota bistecca Fiorentina.

In sosta a metà percorso dell’insidioso sterrato

Potenza, direzionalità e sicurezza

Una decina di km di strada bianca con brecciolino – tipo prova speciale di rally – che la “nostra” Renegade affrontò con estrema sicurezza, nonostante una velocità sostenuta che avrebbe potuto metterla in difficoltà, come tenuta di strada, su un terreno poco omogeneo. Posso tranquillamente affermare che tutti gli organi meccanici della vettura, coinvolti in questa prova davvero ardua, si sono comportati alla grande, senza esagerare. Un voto da prima della classe. Ma la bontà di questa vettura si ritrova anche sull’asfalto, dove docile docile corre silenziosamente che è un piacere. Così pure in autostrada, con consumi decisamente contenuti grazie al supporto del motore elettrico il quale, una volta esaurita la carica iniziale della batteria, rifunziona nuovamente con la carica elettrica immagazzinata nelle batterie, generata dal motore termico durante il normale funzionamento. Sommato pure alla ricarica ottenuta in decelerazione quando si rilascia l’acceleratore o si frena, come pure in discesa. Insomma, un mix di energia che fa correre come si deve la Renegade 4Xe e contiene i consumi di carburante a livelli decisamente accettabili per questo tipo di veicolo.

Ancora la Renegade 4Xe Trail Hawk fra mura centenarie

Plug-in hybrid

La Renegade 4Xe plug-in hybrid della nostra prova, assieme alla cugina più grande Compass con le medesime caratteristiche, sono state le vetture plug-in hybrid più vendute in Italia durante lo scorso anno: un risultato più che esaltante per la Jeep, uno dei marchi più in vista del nuovo gruppo Stellantis, sorto dalla fusione di FCA con PSA, l’ex gruppo francese che teneva assieme i marchi Peugeot, Citroen e DS. Il successo di Renegade riveste ancora maggior valore in un periodo di pandemia, che ha costretto tantissimi italiani a rivedere i loro canoni di mobilità, bloccata per un periodo rilevante dal lockdown. Entrambi i modelli “alla spina” rappresentano il percorso del brand Jeep verso la mobilità sostenibile, offrendo “emissioni zero” quando si guida in modalità elettrica, insieme alla sicurezza su ogni terreno garantita dal sistema Jeep eAWD, che interviene quando necessario. 4Xe identifica in pratica il 4×4 secondo Jeep, assicurando maggiore capability e prestazioni, e garantendo quell’equilibrio ottimale fra efficienza, divertimento e attenzione per l’ambiente che chiunque si aspetta.

Ecco il trip al termine della prova, che evidenzia un consumo totale di 18,3 km con un litro di benzina, grazie ai 1.109 km percorsi in elettrico

Ricarica elettrica “alla spina”

Entrambi i modelli “alla spina” rappresentano il percorso del brand Jeep verso la mobilità sostenibile, offrendo “emissioni zero” quando si guida in modalità elettrica, insieme alla sicurezza su ogni terreno garantita dal sistema Jeep eAWD, che interviene quando necessario. 4Xe identifica in pratica il 4×4 secondo Jeep, assicurando maggiore capability e prestazioni, e garantendo quell’equilibrio ottimale fra efficienza, divertimento e attenzione per l’ambiente che chiunque si aspetta.

Tre modalità di guida: elettrica, ibrida, a benzina

Infine, ma non da ultimo, è doveroso sottolineare che la Renegade 4Xe unisce molti dei vantaggi della guida elettrica come bassi costi di gestione, una guida silenziosa ed emissioni zero in full-electric, offrendo anche la flessibilità di un motore a combustione tradizionale per viaggi lunghi senza l’ansia della ricarica. Una vettura ‘’facile’’ da usare, con il guidatore a decidere se guidare in elettrico, in modalità ibrida o a benzina. Inoltre, ricaricare la nuova Jeep 4Xe è semplice e intuitivo, grazie a specifiche soluzioni di ricarica pubblica e domestica con easyWallbox, o durante la guida grazie alle modalità di rigenerazione di energia. Concludiamo con alcuni dati significativi dell’ambita variante ibrida ricaricabile, che mette assieme un motore turbo a benzina da 1,3 litri con un motore elettrico montato sull’assale posteriore e alimentato da una batteria da 11,4 kWh, ricaricabile durante la marcia o mediante una presa di corrente esterna. Sono disponibili due varianti da 190 o 240 cavalli. L’autonomia a zero emissioni è di poco più di 50 km. I prezzo base della versione 2022 è di 39.500 euro, ma è possibile ottenere – tra sconti e incentivi – una diminuzione del costo fino al 15%.

Claudio Soranzo