Formula 1: il sorpasso di Vettel ad Alonso

Non è andata proprio bene al Gran premio della Corea alla Ferrari, anche con il terzo posto di Alonso e il quarto di Massa. La cosa peggiore è stato il sorpasso del vincitore Vettel al leader Alonso, che ora da lepre diventa cacciatore. I punti di distacco non sono tanti, ma potrebbero aumentare nelle prossime gare se non si corre ai ripari, cioè riportare la monoposto di maranello a prestazioni migliori, dopo la netta avanzata delle Red Bull. a fotografare bene la situazione è Pat Fry, muretto Ferrari: “Noi abbiamo ottenuto il massimo delle nostre attuali possibilità. Ciò va visto da una parte in maniera positiva, perché significa che abbiamo fatto un buon lavoro, senza fare errori, in ogni settore: dalla strategia ai pit-stop, dall’ottimizzazione della vettura alla guida dei piloti. L’aspetto negativo è che aver fatto il massimo non è stato sufficiente per essere i migliori, almeno stavolta.

Ciò significa che dobbiamo migliorare il livello della nostra prestazione, soprattutto in qualifica: è chiaro che se si parte più avanti ci sono più chance di mettere pressione anche a vetture che, come velocità assoluta, possono essere più forti e questo deve essere il nostro obiettivo primario nei prossimi giorni. Oggi abbiamo gestito la gara in linea con le aspettative, basando la strategia sul degrado degli pneumatici: sia Fernando che Felipe hanno effettuato due pit-stop, seguendo Option-Prime-Prime come successione dei treni di gomme. Abbiamo dato il massimo ma non è stato sufficiente per battere chi partiva in prima fila mentre abbiamo avuto un ritmo nettamente superiore a tutto il resto della concorrenza. Dovremo fare di tutto per prepararci nella maniera migliore per le ultime quattro gare e per dare ai nostri piloti una macchina in grado di lottare sempre per le prime posizioni. Abbiamo perso il comando della classifica Piloti ma abbiamo guadagnato una posizione in quella Costruttori: tutto è ancora in gioco in questo campionato incertissimo e appassionante. I rapporti di forza sono mutati velocemente in un senso o in un altro, quest’anno, e non c’è nessun motivo che non possa accadere nuovamente.”

Sono stati m27  i punti all’attivo della Scuderia Ferrari nel Gran Premio della Corea, frutto del terzo posto di Fernando Alonso e del quarto di Felipe Massa; nono piazzamento sul podio stagionale di Fernando, decimo della squadra. Il pilota spagnolo ha perso la leadership della classifica Piloti, ma è comunque a soli sei punti di distacco dal primo, mentre Felipe con il sesto piazzamento a punti consecutivo (dieci nella stagione) ha consolidato il nono posto. Sei sono anche i punti di vantaggio della Ferrari sulla terza in classifica nel campionato Costruttori, con la vetta distante 77 lunghezze.  E così aggiunge Domenicali: “E’ chiaro che in questa fase la Red Bull può apparire agli occhi di tutti imbattibile, ma mi ricordo bene che si diceva la stessa cosa della McLaren la domenica pomeriggio a Singapore: la ruota gira in fretta quest’anno… E’ altrettanto chiaro che dobbiamo fare un passo avanti nella prestazione per rispondere a quello fatto dalla Red Bull: ne siamo perfettamente consapevoli e stiamo lavorando giorno e notte per riuscirci. Quattro gare alla fine di un campionato bellissimo e incertissimo: non molleremo la presa, nemmeno per un secondo, di questo potete starne certi!”

Il bicchiere mezzo pieno di Fernando Alonso: “Partivo dal lato sporco della griglia, avevamo dei dubbi sulla durata degli pneumatici e su quello che sarebbe stato il ritmo di gara dei nostri avversario: con così tante preoccupazioni riuscire a salire sul podio è stato un bel sospiro di sollievo. Vero, qui le Red Bull sono state più veloci per tutto il fine settimana, ma il nostro obiettivo era quello di essere immediatamente alle loro spalle e lo abbiamo centrato. Non sono più il leader del campionato, ma i sei punti di ritardo vogliono dire ben poco, così come volevano dire poco i quattro di vantaggio che avevo fino a questa gara. Inoltre, è molto significativo aver ripreso la seconda posizione nel campionato Costruttori: vuol dire che la squadra c’è e sarà questo il nostro punto di forza da qui alla fine della stagione. Essere in questa posizione pur avendo praticamente saltato due gare delle ultime quattro vuol dire molto. Ci sono cento punti in palio e tutto dipenderà da quanto riusciremo a migliorarci nelle prossime corse. Qui siamo stati molto più vicini rispetto alla vetta di quanto non lo fossimo stati a Singapore e più vicini rispetto a Suzuka: dobbiamo continuare in questa direzione. Vettel ha ottenuto tre vittorie consecutive? Beh, hanno avuto lui e la Red Bull tre weekend perfetti, quindi complimenti a loro, ma quando va tutto liscio per tanto tempo di seguito è inevitabile che, prima o poi, qualcosa accada”.

Infine Massa: “Dopo Suzuka è stata un’altra gara fantastica per me. Sono riuscito ad avere un ottimo passo dall’inizio alla fine della corsa. Un po’ me l’aspettavo, perché venerdì avevo visto che sulla distanza la vettura si comportava molto bene. E’ vero che poi non si possono mai avere delle certezze su come potrebbero andare le cose in gara, ma tutto è andato per il meglio. Sono riuscito a sfruttare sempre il 100% del potenziale della vettura e questo mi dà molta soddisfazione. E’ stato importante passare prima Kimi e poi Hamilton, perché da quel momento in avanti sono stato in grado di fare il mio ritmo. Alla fine mi sono avvicinato a Fernando, ma non è mai stata in discussione l’idea di attaccarlo: so benissimo quanto sia importante ogni singolo punto nella lotta per il titolo. Tutta la squadra sta facendo il massimo per aiutare Fernando e io sono a disposizione, come la squadra lo è stata per me quando anch’io mi sono ritrovato nella sua stessa situazione. In questa seconda parte della stagione ho probabilmente capito qual è il modo migliore per guidare questa macchina con queste gomme: ora mi diverto ed è un piacere poter sfruttare tutto quello che si ha in mano quando si è nell’abitacolo. Forse c’entra anche la pressione sul futuro: ad un certo punto mi sono detto che non dovevo più pensarci troppo e, probabilmente, questo approccio mi ha aiutato. Ora mi sento più forte: quando ci si diverte a fare il proprio lavoro è il massimo. Da qui all’India c’è tanto lavoro da fare per migliorare la vettura, soprattutto in qualifica. Speriamo che gli aggiornamenti ci diano quel qualcosa in più che possa essere decisivo per la lotta per il titolo.”