



Sabato difficile per la Ferrari, che occuperà soltanto il sesto e ottavo posto in griglia, con Massa e Alonso. Una montagna da scalare per raggiungere il tedesco e rimanere ancora in gara per il titolo iridato.
“Non siamo mai riusciti a mettere insieme il miglior giro – ha affermato Alonso al termine delle qualifiche – che, con queste gomme e queste condizioni d’asfalto, è sempre l’ultimo della serie. Sapevamo che sarebbe stato un fine settimana complicato, ma è chiaro che oggi siamo stati troppo lenti e partiamo troppo indietro. Ciò detto, i conti si fanno sempre alla fine della gara: anche ad Abu Dhabi eravamo più lenti dei nostri principali avversari e poi abbiamo guadagnato tre punti in classifica. Il nostro obiettivo rimane identico ed è ancora possibile: la domenica possono succedere tante cose. L’affidabilità, la strategia – sarà importante capire bene quando fare il pit-stop, perché qui la gomma fredda può essere più lenta di diversi secondi – e il lavoro della squadra saranno come sempre importanti.
Le novità? Abbiamo cercato di trovare la miglior combinazione possibile fra tutte le soluzioni che avevamo a disposizione, non è sempre ovvio che ciò che è nuovo sia necessariamente la scelta più giusta, soprattutto quando si va su un circuito inedito. Noi spingeremo al limite, come facciamo dall’inizio dell’anno, ogni weekend di gara.”
Così Pat Fry: “Ci attende una domenica molto complicata, ma ora non serve a nulla piangerci addosso: dobbiamo soltanto cercare di fare il massimo per mettere in condizione i nostri piloti di fare la miglior corsa possibile. Per quello che abbiamo potuto vedere in questi due giorni, il degrado degli pneumatici sembra essere piuttosto basso ed è quindi verosimile aspettarsi una sola sosta, quindi ci sarà probabilmente una variabile in meno dal punto di vista della strategia.”
Stefano Domenicali: “Una qualifica deludente che ci mette in una posizione molto difficile nell’ottica del campionato, visto che il nostro principale avversario partirà dalla pole position. Il problema principale è stato legato al rendimento degli pneumatici ma, a scanso di equivoci, la responsabilità è nostra perché le gomme sono uguali per tutti e quindi sta a noi cercare di farle lavorare nella maniera migliore. Dobbiamo analizzare con molta attenzione lo svolgimento delle qualifiche per capire che cosa non ha funzionato ma, soprattutto, dobbiamo concentrarci sulla preparazione della gara. Lo abbiamo sempre detto, i conti si fanno la domenica pomeriggio: è chiaro che le premesse non sono positive ma sappiamo bene che in gara la situazione può essere diversa. Non ci sono riferimenti su un tracciato nuovo quindi le incognite sono maggiori rispetto al solito: noi abbiamo l’obbligo di essere perfetti, sotto ogni punto di vista.”