



Seconda e ultima puntata dell’analisi sulla stagione 2012 della Rossa, curata dal nostro esperto Fabio Pauluzzo
Al di là dei problemi legati al mancato riscontro in pista dei dati della galleria del vento, la Ferrari si è arenata sui soliti problemi di carico aerodinamico al posteriore, con conseguente carenza di trazione in uscita dalle curve lente. La maggior parte delle ali e dei nuovi diffusori sviluppati nell’ultima parte della stagione è stata bocciata dalla pista, pertanto, dall’Ungheria in poi, le uniche migliorie apportate alla F2012 hanno riguardato elementi di micro aerodinamica, specie sull’ala anteriore.
Di ben altra portata, invece, il progresso di McLaren e, soprattutto, Red Bull. Entrambi i costruttori hanno rivisto completamente la zona posteriore con interventi che, nel caso di RB, hanno portato addirittura a modifiche degli attacchi delle sospensioni. Stesso approccio all’anteriore, dove i due team si sono spinti ai limiti del regolamento per ottenere un certo grado di libertà all’ala anteriore, ovvero consentire alla stessa di avvicinarsi al suolo per migliorare l’efficienza aerodinamica della vettura.
Come negli anni precedenti, la Red Bull è stata al centro di numerose polemiche per vere o presunte violazioni del regolamento. Aldilà delle mappature irregolari e del trucchetto per variare l’assetto tra il sabato e la domenica, poi vietati dalla FIA, probabilmente la sola vera violazione della RB riguarda l’unico elemento che non porta a sanzioni, ovvero lo sforamento del budget cap: ciò appare evidente dalla quantità di modifiche portate in pista dalla Red Bull a ogni Gran Premio, che non può essere interamente attribuita al genio di Newey, ma è frutto di una massiccia e costante attività di ricerca e sviluppo da parte di un team di tecnici altamente qualificati. La Ferrari si è trovata suo malgrado costretta a inseguire, proprio nel terreno storicamente meno congeniale ai tecnici di Maranello: l’aerodinamica.
C’è il rischio che tale situazione possa perpetuarsi anche il prossimo anno, in attesa che l’introduzione dei nuovi motori V6 turbo, prevista nel2014, riporti la meccanica in primo piano.