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SPOILER 251: Ferrari sottotono in F1

L’editoriale di Claudio Soranzo

La copertina di SPOILER N. 251

Eh sì, son proprio tempi di vacche magre per la Ferrari! Siamo precipitati anche dietro la Mc Laren dopo il Gp di Monza, proprio quello giocato in casa nel quale il popolo ferrarista si aspettava una sorta di rinascita, magari anche piccola, ma da far nuovamente sognare. E invece no, buca anche questa. I posti giù del podio non danno soddisfazione, tantomeno quando i duellanti del campionato, Hamilton e Verstappen, se le sono date di santa ragione, eliminandosi a vicenda. Eh no, proprio così non va. Anche soprattutto dopo le figuracce imperiali nella gara precedente, quando entrambi i nostri piloti si sono fatti miseramente doppiare. Un’onta così è davvero troppo! La Ferrari che doppiava tutti i concorrenti, ora si fa doppiare anche da giovani piloti emergenti? Siamo proprio all’assurdo! Ma quando si sveglieranno a Maranello e dintorni? Quando finirà questa piaga che toglie le forze di incitare, che sbigottisce, che non dà più la costanza di sventolare le bandiere con il cavallino?

Un cavallino c...

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Mahindra: a caccia del buon vino sui Colli Orientali del Friuli

Il GOA Plus Mahindra nei pressi dell’azienda Monviert

A ridosso del confine italiano con la Slovenia, nella zona collinare che si sviluppa attorno a Cividale del Friuli, e a pochi chilometri da Udine, andando a spasso con il GOA Plus, il nuovo pickup della Mahindra, abbiamo trovato l’azienda Monviert. Collocata fra le Alpi Giulie, che la protegge dai venti freddi del nord e il Mare Adriatico, che la raggiunge con il tepore della brezza mediterranea, si trova un microclima ideale per la produzione di vini rossi e bianchi, che permette una lenta e graduale maturazione delle uve. Monviert è il nuovo nome dell’azienda agricola nota fino al 2018 come Ronchi San Giuseppe. Iniziata dal capostipite Franco Zorzettig, la tradizione vitivinicola dell’azienda negli anni è stata sempre tramandata in famiglia, al figlio Fulvio e ai nipoti Stefania, Alessio e Chiara, che oggi la gestiscono. A marzo 2019 l’azienda, pur mantenendo inalterata la gestione familiare, cambia nome in Monviert, che in friulano significa “monte aperto”: un

omaggio...

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Cividale-Castelmonte: ancora una vittoria per il veronese Federico Liber

Ancora una vittoria per Federico Liber, che si aggiudica con il tempo record di salita la 41° edizione della Cividale-Castelmonte, cronoscalata automobilistica friulana valida per il Trofeo Italiano, il Cez Coppa Europa Centrale e il Campionato austriaco, disputatasi nella città ducale. Il pilota veronese, al volante della Gloria C8P EVO spinta da un motore di derivazione motociclistica Suzuki Hayabusa 1600 cc, ha prevalso con il tempo totale di 6:19.66 e non avendo avversari che potevano impensierirlo per la conquista del gradino più alto del podio si è dedicato alla conquista del record del tracciato, centrando l’obiettivo con un ragguardevole 3’08″56.

Secondo gradino del podio per l’austriaco Andreas Stollenberger, che già nella prove del giorno precedente aveva mostrato di andare forte; il pilota d’oltralpe, al volante della Dallara Formula 3, ha fermato il cronometro sul tempo totale di 6:47.43, a quasi 28″ dal vincitore. Terzo posto per il bresciano Mauro Soretti al volante di una performante Subaru Impreza WRX, appositamente preparata per le cronoscalate. Il suo crono è stato 6:51.13.

Gara da incorniciare pe...

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Formula 1 verso l’epilogo: l’editoriale del direttore

La copertina di SPOILER n. 236

La copertina di SPOILER n. 236

Dopo l’autoscontro di Singapore alla Ferrari possono sicuramente pensare in positivo. L’aver toccato il fondo con la doppia autoeliminazione è sinonimo di risalita e per la scuderia di Maranello il passo deve essere molto spedito. Solo una doppia vittoria potrà far dimenticare più in fretta la paurosa debacle dell’ultimo gran premio, una “cosa” (perchè altrimenti non so come definirla) che nemmeno il più pessimista dei ferraristi avrebbe mai pensato.
Nel giorno che doveva consacrare il bel ritorno delle Ferrari alla vittoria, con un uno-due da favola, sono state buttate al vento tutte le speranze e tutte le illusioni. Sono bastati cinque secondi di follia per vanificare tutto ciò che di buono era stata fatto fino a quel momento, dando tra l’altro un vantaggio del tutto insperato all’avversario più temuto, che si è visto servire su un piatto d’argento una vittoria che non sarebbe riuscito nemmeno a sognare.
Ma tant’è, questo è il destino dei tifosi: un colpo sull’altare e un altro nella polvere. Ora si ricomincia sperando che dalla Malesia in poi, nelle ultime sei gare, tutto possa ritornare come prima, con una Ferrari combattiva e vincente e un Vettel meno preoccupato degli avversari in griglia e più incisivo per la sua strada.

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