



Sono ormai 10 anni che la Ferrari non vince il campionato del mondo di Formula 1 e, dalle sensazioni dopo i primi test a Barcellona, non è che si percepisca molta fiducia nel riuscire a interrompere questo decennio di insuccessi. Certo, i test precampionato non hanno molto valore, però non si vede in giro un grande entusiasmo dopo le prime uscite in pista, nonostante un tracciato non in perfette condizioni a causa del maltempo. Non sarà mica l’ennesimo anno di transizione? Non staremo ancora una volta a vedere la “rossa” di Maranello arrancare dietro alle frecce d’argento tedesche? Sono tanti i mesi duranti i quali ingegneri e tecnici emiliani hanno lavorato intorno alla nuova monoposto di Formula 1 e i tifosi sperano sempre che sia l’anno buono, ma son già trascorsi due lustri senza che la bandiera rossa con il cavallino rampante riesca a garrire sul pennone più alto del podio.
Si parte anche bene, poi, per un motivo o l’altro, arrivano i tedeschi. Non saremmo mica costretti a respirare ancora il fumo dagli scarichi argentei? Speriamo proprio di no perchè, va bene fino a un certo punto, ma dopo un bel po’ si perde anche la pazienza. Non vorremmo arrivare a disertare i circuiti, come fanno i tifosi di calcio quando disertano gli stadi mentre la squadra del cuore sta andando sempre più male, senza alcun ritegno e nemmeno risultati apprezzabili?
Niente, bisogna avere fiducia e sostenere...
Continua...Fra un paio di mesi la Formula 1 riprenderà a correre, sempre più veloce, ma per scoprire come dovremmo aspettare i primi Gran Premi di marzo. Intanto andiamo a leggere il parere sulla stagione trascorsa del nostro ingegnere tecnico, che l’analizza in tutte le sue sfumature. Ecco quanto ha scritto Fabio Pauluzzo sulla Formula 1, campionato del mondo 2017, sul numero di Spoiler 237.
La stagione F1 2017 sarà ricordata per l’introduzione delle gomme larghe e degli alettoni più grandi, ma anche per il ritorno sugli scudi della Ferrari, che – per la prima volta dall’avvento dell’era turbo-ibrida – ha realizzato una monoposto davvero competitiva, consentendo a Vettel di lottare per il mondiale per buona parte del campionato. I punteggi e le statistiche su vittorie, pole position e doppiette non raccontano tutta la verità sulle prestazioni della SF70H, che in termini di risultati assoluti ha raccolto meno di quanto avrebbe potuto ottenere in assenza di alcune circostanze ed episodi sfavorevoli o delle défaillance di affidabilità manifestatesi nelle gare asiatiche.
La vettura di Mar...
Continua...Come da copione vi proponiamo in anteprima l’editoriale del nuovo numero di SPOILER, il 237, redatto dal nostro direttore Claudio Soranzo, con a fianco la nuova copertina del magazine cartaceo, avviato alle stampe.
“E’ finita! I tifosi del Cavallino hanno terminato anche quest’anno di soffrire per la Rossa. Com’è andata? Bene da una parte e male dall’altra. Un’alternanza di situazioni nel bene e nel male che prima hanno fatto gioire i tifosi e poi li hanno prostrati, soprattutto dopo il patatrac di Singapore, con i due Cavallini che si sono impennati ed eliminati a vicenda.
Bene da una parte dicevo, rispetto al buonissimo inizio di campionato, che pochi si aspettavano dopo le dabacle degli ultimi anni, con la Ferrari a festeggiare in testa e sul podio; male dall’altra con un finale di stagione pure questo inaspettato e ancora più deludente. Tirando le somme, come sempre sono i numeri che parlano chiaro: Sebastian Vettel è arrivato secondo, distanziato dal vincitore Hamilton di ben 46 punti, e Kimi Raikkonen di ben 158, un abisso, al quarto posto, agevolato anche dal ritiro nell’ultimo gp di Daniel Ricciardo. Nella classifica costruttori la Ferrari si è piazzata al secondo posto, alle spalle della Mercedes, con ben 146 punti di distacco.
Una disullusione che ha prostrato i tifosi ferraristi...
Continua...Dopo l’autoscontro di Singapore alla Ferrari possono sicuramente pensare in positivo. L’aver toccato il fondo con la doppia autoeliminazione è sinonimo di risalita e per la scuderia di Maranello il passo deve essere molto spedito. Solo una doppia vittoria potrà far dimenticare più in fretta la paurosa debacle dell’ultimo gran premio, una “cosa” (perchè altrimenti non so come definirla) che nemmeno il più pessimista dei ferraristi avrebbe mai pensato.
Nel giorno che doveva consacrare il bel ritorno delle Ferrari alla vittoria, con un uno-due da favola, sono state buttate al vento tutte le speranze e tutte le illusioni. Sono bastati cinque secondi di follia per vanificare tutto ciò che di buono era stata fatto fino a quel momento, dando tra l’altro un vantaggio del tutto insperato all’avversario più temuto, che si è visto servire su un piatto d’argento una vittoria che non sarebbe riuscito nemmeno a sognare.
Ma tant’è, questo è il destino dei tifosi: un colpo sull’altare e un altro nella polvere. Ora si ricomincia sperando che dalla Malesia in poi, nelle ultime sei gare, tutto possa ritornare come prima, con una Ferrari combattiva e vincente e un Vettel meno preoccupato degli avversari in griglia e più incisivo per la sua strada.