



L’Editoriale di Claudio Soranzo
Qualcosa si è risvegliato in casa Ferrari nell’ultimo gran premio di Turchia. Non solo Leclerc, ma anche Vettel hanno macinato giri interessanti con tempi buoni, arrivando fino al podio. Quel secondo gradino mancato all’ultima curva dal monegasco, che sta ancora a sbattersi la testa contro il muro, e quel terzo del tedesco regalatogli dal suo compagno. Così, nell’altro campionato del mondo – quello ufficiale ha solo il nome Mercedes – ce la siamo contesa con Verstappen ed è una grande conquista dopo i gran premi precedenti a mangiar polvere e farsi addirittura doppiare. Che vergogna! Una Ferrari che si fa doppiare è una cosa dell’altro mondo. Basta, ora abbiamo ripreso le redini del gioco e non si ritornerà – lo speriamo con
tutto il cuore – più indietro.
Finalmente abbiamo rivisto...
Continua...Doveva essere la seconda gara della stagione, il 22 marzo scorso, dopo la corsa del debutto, in Australia. La F 1 avrebbe dovuto scendere in pista a Sakhir per il Gran Premio del Bahrain. Sembra passata un’eternità: la pandemia di Covid-19 ha fatto saltare l’evento di Melbourne e ha congelato ogni attività di motorsport fino a luglio, quando la massima categoria automobilistica, tra i primi sport mondiali a riprendere dopo aver messo a punto i necessari protocolli di sicurezza, ha riacceso i motori con due Gran Premi di fila in Austria. Da allora si sono svolti 14 Gran Premi, con tre triplette di gare consecutive. Questo fine settimana inizia la quarta e conclusiva serie che porterà a termine il campionato più anomalo negli oltre 70 di storia della Formula 1.
Continua...E’ in distribuzione gratuita in questi giorni il numero 241 di SPOILER, che con questa emissione completa il 35° anno di ininterrotta pubblicazione. Un significativo traguardo per il magazine automobilistico, sorto nei primi mesi del lontano 1984, da un’idea di Claudio Soranzo e dei fratelli De Crignis nell’ambito dell’associazione di tifosi del Cavallino Rampante, denominata Ferrari Club Monfalcone. Ne son passati di anni, sempre a incoraggiare la “rossa ” di Maranello, e ora eccoci qua a parlare di futuro, del 2019, in un’opera di continuità che ci consente di rinnovare ogni anno la fede alla Ferrari di Formula 1, come pure nella speranza di rivedere uno dei più grandi piloti che hanno fatto sempre più grande e ammirata la Ferrari: Michael Schumaker. Come pure nell’attesa dei successi di suo figlio, già avviato sulla buona strada paterna. Nell’augurarvi buone feste vi lascio alla lettura dell’editoriale n. 241.
“Archiviamo anche il 2018 come un anno ancora abbastanza negativo per la Ferrari in Formula 1, anche se qualcosa di buono si è visto durante la prima parte del campionato. Un’illusione per i tifosi del Cavallino che il 2018 potesse essere l’anno buono, l’anno della riscossa, andata pian piano scemando nella seconda parte, quando per la “rossa” di Maranello sono incominciati i primi guai, e pure Sebastian Vettel ha messo del suo. L’ennesimo anno che ha lasciato dell’amaro in bocca ai ferraristi, anche dovendo stare a guardare il quasi totale predominio degli avversari più
accreditati...
Continua...Dopo l’autoscontro di Singapore alla Ferrari possono sicuramente pensare in positivo. L’aver toccato il fondo con la doppia autoeliminazione è sinonimo di risalita e per la scuderia di Maranello il passo deve essere molto spedito. Solo una doppia vittoria potrà far dimenticare più in fretta la paurosa debacle dell’ultimo gran premio, una “cosa” (perchè altrimenti non so come definirla) che nemmeno il più pessimista dei ferraristi avrebbe mai pensato.
Nel giorno che doveva consacrare il bel ritorno delle Ferrari alla vittoria, con un uno-due da favola, sono state buttate al vento tutte le speranze e tutte le illusioni. Sono bastati cinque secondi di follia per vanificare tutto ciò che di buono era stata fatto fino a quel momento, dando tra l’altro un vantaggio del tutto insperato all’avversario più temuto, che si è visto servire su un piatto d’argento una vittoria che non sarebbe riuscito nemmeno a sognare.
Ma tant’è, questo è il destino dei tifosi: un colpo sull’altare e un altro nella polvere. Ora si ricomincia sperando che dalla Malesia in poi, nelle ultime sei gare, tutto possa ritornare come prima, con una Ferrari combattiva e vincente e un Vettel meno preoccupato degli avversari in griglia e più incisivo per la sua strada.